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Italia in recessione, Cottarelli: “No colpe al governo precedente”

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Intervista all’economista ex Fmi, ospite speciale il 19 febbraio al PFEXPO ’19

Carlo Cottarelli, nostro special guest al PFEXPO, sul tema della recessione ha un pensiero opposto rispetto a quello dell’esecutivo pentaleghista: “La colpa per il rallentamento che c’è adesso non può essere del governo precedente”. Abbiamo interpellato l’economista ex Fmi sull’argomento più caldo degli ultimi giorni e ci ha dato una visione molto chiara sulla situazione attuale e su quello che potrà accadere in futuro al Paese.

“Quello che è vero è che i gialloverdi – afferma il direttore dell’Osservatorio sui conti pubblici italiani – hanno ereditato dal passato cose un enorme debito pubblico, e da lì ci siamo portati dietro questa cosa che nessun governo è riuscito a risolvere in maniera decisiva. Dopo il tentativo fatto negli anni Novanta, con qualche risultato, di mettere a posto la finanza pubblica, poi con gli ultimi 15 o 20 anni non ci siamo mai riusciti”.

Poi, il presagio nefasto: “Se andassimo in crisi adesso io temo che ci sarebbe una grossa patrimoniale, quella di Amato fu una piccola patrimoniale, quando ci fu la crisi del 2011 Giuliano Amato ha parlato di metterne una grossa; si potrebbe parlare di una patrimoniale del 10% sulla ricchezza, intesa come un 10% su tutto il patrimonio. Questo potrebbe avvenire soltanto in una situazione di profonda crisi. Non siamo in una situazione di crisi al momento, ma se finiamo in una recessione non dello 0,1% come quella di ora ma in una recessione in cui il Pil cala dell’1 o 2 per cento il rapporto tra debito e Pil aumenta e i mercati perdono la fiducia”.

Sull’aumento dell’Iva che scatterebbe come clausola di salvaguardia al posto della patrimoniale, Cottarelli ha ricordato: “Il governo ha detto che l’Iva il prossimo anno non aumenterà, in questo caso bisogna vedere come si farà a coprire l’effetto pieno per reddito di cittadinanza e quota 100”. Come dire: la coperta è corta. E da qualche parte, lo Stato dovrà pur attingere per riequilibrare i bilanci. Nei prossimi mesi, la risposta a ogni dubbio.

01/02/2019 | Categorie: Economia e Dintorni , EconoPolitik Firma: Luca Losito