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Italia, divisa anche dal credito: al Sud costa il doppio

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I dati sul credito alle imprese del 2017 confermano il divario tra Nord e Sud

I tassi medi sul credito commerciale alle imprese raddoppiano scendendo da Nord a Sud. L’ennesima beffa per il Mezzogiorno riguarda i finanziamenti, vitali per lo sviluppo di un qualsiasi tipo di azienda. Per fotografare le differenze esistenti ai vari gradi di latitudine dello stivale italico basta dunque dare un occhio ai dati pubblicati dall’Osservatorio sui Tassi di Credimi – Q4 2017. Si va, infatti, dal 3% per le attività settentrionali a oltre il 6% per quelle meridionali.

La mappa del credito (immagine in alto, ndr) fornisce un’idea ancor più chiara su quella che è la realtà dell’Italia attuale. Ed è una situazione che diventa quasi insostenibile per le aziende più piccole del meridione. Basti osservare che i tassi sui finanziamenti fino a 50.000 euro costano ancora oggi quasi il doppio della media nazionale, il 7,38% rispetto al 3,99%. E che una PMI del Sud paga i finanziamenti su autoliquidanti sotto i 50.000 euro ben oltre l’11% medio.

I numeri si riferiscono al 2017 e fanno riflettere sulle problematiche consolidate del Mezzogiorno. Una fetta del Paese che forse, per rilanciarsi, avrebbe bisogno di condizioni economiche meno sfavorevoli per le proprie imprese più che di misure assistenziali come il reddito di cittadinanza. E ridurre i tassi del credito portandoli a ridosso della media nazionale, per esempio, potrebbe essere un primo passo significativo per andare in questa direzione.

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12/06/2018 | Categorie: LaMiaConsulenza Firma: Luca Losito