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ITALIA, DEFICIT SOTTO 3% ENTRO 2012

L’Italia, assieme al Belgio, dovrà riportare il deficit sotto il 3% entro il 2012, Austria, Francia, Germania, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Paesi Bassi e Portogallo dovranno farlo entro il 2013, mentre l’Irlanda potrà attendere il 2014 e la Gran Bretagna il 2015. Ieri la Commissione europea ha ufficializzato le sue proposte per il piano di rientro nel parametro sul rapporto fra deficit e Pil previsto dal trattato di Maastricht. Nessuna indicazione è arrivata invece per la Grecia, la cui condotta è stata pienamente bocciata. Nonostante la situazione «fortemente deteriorata» dei conti pubblici (con un deficit al 12,7% nel 2009), Atene «non ha intrapreso alcuna azione efficace» per porvi rimedio, ignorando la raccomandazione già ricevuta nei mesi scorsi.
Per l’Italia il termine è stato anticipato rispetto al resto d’Europa perché caratterizzata «da una dimensione inferiore del disavanzo e dalla contemporanea esistenza di un elevato debito pubblico». L’esecutivo europeo ha poi confermato, dopo le dichiarazioni di ieri del ministro Giulio Tremonti, che l’aggiustamento del deficit per il periodo 2010-2012 dovrà essere della misura dello 0,5% del Pil l’anno. Il commissario agli Affari economici e monetari, Joaquin Almunia, ha inoltre detto che i problemi vengono dal basso potenziale di crescita che l’Italia faceva registrare già prima della crisi, essendo il Paese «che ha perso più produttività negli ultimi anni». Le proposte della Commissione passeranno ora al vaglio del prossimo consiglio Ecofin, che è in programma per il prossimo 2 dicembre a Bruxelles.
 

26/11/2009 | Categorie: Il caso della settimana Firma: Vincenzo Polimeno