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Italia, 2019 di decrescita: Ocse fissa stime sul Pil a -0,2%

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Il valore scenderà dello 0,2% nel 2019 per poi risalire allo 0,5% nel 2020

Il Pil dell’Italia scenderà dello 0,2% nel 2019, secondo gli ultimi dati pubblicati dall’Ocse. Dopo i continui tagli alle stime di crescita giunti da più parti, dunque, è arrivata la mazzata più pesante. Quella che prevede un anno di decrescita vero per il Bel Paese. I numeri sono contenuti nell’Interim Economic Outlook Ocse, che complessivamente vede un forte e generalizzato ridimensionamento delle aspettative di crescita dell’economia globale.

Il Pil mondiale, che a novembre era dato al 3,5%, è stato rivisto al 3,3%; la crescita nell’eurozona passa invece dal +1,8% al +1%. Le “responsabilità” di questo arretramento sono principalmente di Italia e Germania: tre mesi fa la stima sulla crescita italia era allo 0,9%, e la Germania all’1,1%. Oggi gli economisti Ocse ricalcolano l’Italia appunto a meno 0,2%, e Berlino al +0,7%. Secondo l’Ocse a pesare sulla crescita mondiale ed europea sono soprattutto l’incertezza politica, le tensioni commerciali e l’ulteriore erosione della fiducia dei consumatori.

In particolare, si legge nell’Economic Outlook, le “restrizioni commerciali introdotte lo scorso anno sono un freno alla crescita, agli investimenti e agli standard di vita, in particolare per le famiglie a basso reddito”. Quindi, l’appello ad “intensificare il dialogo multilaterale al fine di evitare nuove e dannose restrizioni commerciali”. La capo economista dell’Ocse, Laurence Boone, chiede ai governi dell’eurozona “politiche fiscali e strutturali coordinate anche a beneficio dei lavoratori con un impulso necessario ai salari”.

07/03/2019 | Categorie: Economia e Dintorni , Investimenti Firma: Redazione