top of page

Sostenibilità e capitalismo: un matrimonio che si può fare!

ll dibattito globale sul futuro del capitalismo si è intrecciato in modo sempre più stretto con i concetti ESG. Il punto di vista del Prof. Paolo Taticchi




La crescente attenzione verso modelli di sviluppo più etici e responsabili solleva una domanda cruciale: è possibile rendere il capitalismo sostenibile? E in quale misura le politiche economiche globali, come quelle adottate negli Stati Uniti, influenzano questo processo?


Dallo "Sustainable Capitalism" allo "Stakeholder Capitalism"

La riflessione parte dal riconoscimento dei limiti dei modelli economici tradizionali. La prima importante evoluzione concettuale è rappresentata dal sustainable capitalism, una forma di capitalismo che si propone di mitigare gli impatti negativi delle attività economiche, sia a livello ambientale che sociale. Le imprese, in questo modello, sono invitate a gestire con responsabilità le conseguenze delle proprie azioni sulle comunità locali e sull’ambiente.


Tuttavia, negli ultimi anni si è affermato un paradigma più ambizioso: lo stakeholder capitalism. Questo approccio mira non solo a ridurre i danni, ma a massimizzare l’impatto positivo delle imprese sulla società, superando la logica della massimizzazione del valore per i soli azionisti. Le aziende diventano così stakeholder-oriented, includendo tra i beneficiari delle loro strategie una molteplicità di soggetti: dipendenti, clienti, fornitori, comunità locali e l’ambiente.

Questa transizione è sostenuta da numerosi casi di successo, che dimostrano come i modelli di business sostenibili non siano un ostacolo alla redditività, bensì un motore di crescita economica e reputazionale nel lungo termine.


Stati Uniti: Tra Sviluppo Sostenibile e Ostacoli Normativi

Negli Stati Uniti si osserva un doppio binario. Da un lato, i trend di mercato mostrano un'accelerazione significativa verso la sostenibilità in tutti i settori industriali, dai beni di consumo ai servizi logistici. I prodotti con caratteristiche sostenibili crescono in media quasi il doppio rispetto a quelli convenzionali, segnalando una forte domanda da parte dei consumatori americani.


Anche i grandi player tecnologici e della distribuzione stanno adottando pratiche green, come l’introduzione di veicoli elettrici nelle flotte di consegna o l’adozione di supply chain a basse emissioni. Questo conferma che la sostenibilità è ormai un driver strategico e competitivo per le imprese statunitensi, alla pari con quanto avviene in Europa e Asia.


Dall’altro lato, però, il mondo della finanza americana vive una forte polarizzazione sul tema ESG. In oltre 16 Stati federali sono state approvate leggi che limitano o vietano l’uso esplicito di criteri ESG da parte degli operatori finanziari, in particolare fondi pensione. Tali normative si basano sull’assunto, spesso infondato, che l’integrazione dei criteri ESG possa ridurre la performance finanziaria.


ESG e Ritorni Finanziari: La Prova dei Dati

Contrariamente a questa narrativa, numerose evidenze scientifiche dimostrano una correlazione positiva tra performance ESG e performance finanziaria. Le imprese che adottano pratiche sostenibili tendono a ottenere migliori risultati economici, sia in termini di efficienza che di resilienza a lungo termine.


Tuttavia, la questione resta complessa. Alcuni settori ad alta redditività – come oil & gas, gambling, tabacco e pornografia – sono spesso esclusi dai portafogli ESG. Questo solleva dilemmi etici per i gestori e i beneficiari dei fondi: è preferibile massimizzare i rendimenti a ogni costo, o adottare una visione più lungimirante e responsabile degli investimenti?


Reazioni Politiche e Socio-Culturali

Le dinamiche politiche giocano un ruolo chiave. Le posizioni di leadership populiste e conservatrici, come quelle espresse da alcuni esponenti politici statunitensi, tendono a polarizzare il dibattito sulla sostenibilità. Tuttavia, proprio queste narrazioni provocatorie generano spesso movimenti di reazione, rafforzando l'impegno della società civile e di molte imprese verso modelli più etici.


Un esempio significativo è la crescita del movimento B Corp, che promuove modelli di business rigenerativi e inclusivi, ed è cresciuto sensibilmente anche durante amministrazioni politiche contrarie alla sostenibilità.


Conclusione

Il percorso verso un capitalismo sostenibile è complesso ma già in atto. La transizione dallo shareholder capitalism allo stakeholder capitalism rappresenta una delle sfide più importanti del XXI secolo. Non si tratta solo di un cambiamento teorico, ma di una rivoluzione nei modelli di creazione del valore, guidata da nuove aspettative dei consumatori, dalla pressione normativa e dall’evoluzione della cultura d’impresa.

Nonostante le resistenze politiche e culturali in alcune aree, i trend globali indicano che la sostenibilità non è più un’opzione, ma una necessità strategica. Le imprese che sapranno coniugare profitto e impatto positivo saranno le protagoniste dell’economia del futuro.


Guarda l'intervista integrale su FinanceTV.it o ascolta

il Podcast FinanceTV Talks - Le Voci dell'Economia

logo_PF_vettoriale_white-01.png

fa parte del gruppo

Logo PFEconomy.png

Il più importante hub per la divulgazione

della cultura economica e finanziaria

  • Linkedin
  • Facebook
  • Instagram
  • Youtube

© PFHolding Srl

bottom of page