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Investimenti sostenibili, un
trend rafforzato e da seguire

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In uno scenario di lungo termine, la finanza green diventerà dominante

Un tema in primo piano

La questione della sostenibilità è in primo piano non solo nelle menti degli investitori, ma anche in quelle dei governi e delle popolazioni globali. Una crescente attenzione alla gestione delle esternalità è una tendenza che vedremo continuare nel 2021, dopo che il 2020 ha evidenziato alcune delle questioni ambientali che potremmo dover affrontare nel prossimo futuro. Un’ecosistema che “obbliga” tutta la filiera a formarsi a dovere sul tema, specie per chi s’interfaccia con i clienti: un gap che i consulenti potrebbero colmare partecipando al nostro Master sulla Finanza Sostenibile (clicca qui per iscriverti subito).

I numeri degli investimenti green

Tale riflessione è sostenuta dai dati. Gli investimenti responsabili e la finanza sostenibile sono diventati temi di spicco per il settore. Secondo l’indagine 2020 sugli investimenti responsabili di Rbc Global Asset Management, il 75% degli investitori integra i fattori Esg nel proprio approccio e nelle proprie decisioni di investimento, sebbene gli Usa siano in ritardo da questo punto di vista rispetto alle altre aree (65% contro il 94% dell’Europa e il 72% dell’Asia).

L’assist dalla pandemia

La pandemia globale sta rafforzando l’importanza degli investimenti responsabili, con una maggiore sensibilità degli investitori nei confronti dei rischi legati alla catena di approvvigionamento e alla cultura del posto di lavoro e una particolare attenzione agli standard di sicurezza per i dipendenti. Sta anche spingendo gli investitori a monitorare più da vicino il cambiamento climatico, che secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità è una minaccia per la salute della popolazione globale, con un impatto anche sulla vulnerabilità alle malattie infettive.

Nuove catene di approvvigionamento

L’isolamento e la localizzazione resi necessari dal Covid-19 nel 2020 potrebbero portare a una riconsiderazione generale delle catene di approvvigionamento da parte di governi e aziende. In vari punti, la pandemia ha messo maggiormente a fuoco alcuni degli elementi insostenibili delle catene di approvvigionamento globali e la sicurezza di esse è stata messa in discussione in diverse occasioni. Il 2021 potrebbe essere l’anno in cui i governi e le aziende inizieranno a pensare un po’ più attentamente alla sostenibilità delle loro operazioni di approvvigionamento non solo come tema etico ma anche pratico. Anche per questo è necessario mantenere un focus di lungo termine al riguardo. 

I dubbi degli investitori

Molti investitori temono che gli investimenti responsabili implichino rendimenti più bassi, ma si tratta di una concezione poco lungimirante. Come anticipato, bisogna guardare lontano. Avere il giusto orizzonte temporale. L’integrazione dei fattori Esg consente agli investitori di individuare le società con le migliori prospettive di creazione di valore nel lungo periodo, evitando gli asset i cui prezzi non riflettono correttamente i costi legati al cambiamento climatico e riducendo l’esposizione del portafoglio ai rischi sociali e di governance. In questo senso è fondamentale che il professionista sia aggiornato su tutti gli ultimi trend della finanza green, ragion per cui abbiamo deciso di lanciare nel 2021 un Master specifico (clicca qui per registrarti) in collaborazione con Altroconsumo.

Le risposte dalle ricerche

Tante ricerche dimostrano che le strategie di investimento che tendono a sovrappesare i titoli con rating Esg elevato o in miglioramento sovraperformano rispetto a quelle tradizionali. Secondo i dati Morningstar, durante i picchi di volatilità del mercato come il sell-off innescato dal Covid-19 nel primo trimestre 2020, le strategie Esg nel complesso hanno registrato ribassi minori rispetto agli indici più ampi di mercato, il che riflette la maggiore resilienza tipica delle società con rating Esg più elevati.

Un circolo virtuoso per ripartire

Insomma, gli investimenti sostenibili sono diventati imprescindibili per reggere l’urto della pandemia e innescare un circolo virtuoso di ripartenza sui mercati. Con una solida pianificazione, un’efficace gestione del portafoglio e un posizionamento ampiamente conservativo, il 2020 è stato un anno di resistenza. Guardando al 2021, tuttavia, le prospettive sembrano più rosee. A patto che non si scordi di studiare e poi proporre agli investitori la miglior selezione di prodotti green disponibile sul mercato.

12/01/2021 | Categorie: Economia e Dintorni Firma: Luca Losito