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Investimenti, partita l’indagine:
focus su costi e certificates

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La survey di ProfessioneFinanza e UniCredit

È partita da poche settimane e sta già fornendo indicazioni interessanti l’indagine “Le soluzioni quotate e l’evoluzione dei portafogli d’investimento post-MiFID II” (cliccate per partecipare), realizzata da ProfessioneFinanza in collaborazione con UniCredit. Il focus della ricerca è incentrato sulla trasparenza dei costi e sui certificates. Al momento sono più di 150 i professionisti che hanno scelto di rispondere agli oltre 30 quesiti elaborati.

I temi della ricerca e gli intervistati

La survey si rivolge a consulenti, indipendenti e non, private banker, manager, esperti del settore. E vuol essere un modo concreto per fare il punto della situazione e scattare una fotografia dettagliata sul modo in cui si stanno evolvendo i portafogli d’investimento post-MiFID II. Quali sono i timori, le chance e le modifiche osservate nei primi mesi di attuazione dagli addetti ai lavori. Ponendo una particolare attenzione al tema molto sentito della trasparenza dei costi consulenziali e all’utilizzo di soluzioni quotate come i certificates negli investimenti.

Per il 50% cresce l’aspetto consulenziale

Dunque come cambia o sta cambiando il mondo della consulenza. Tra i primi dati interessanti, seppur parziali, visto che l’indagine si chiuderà a inizio 2020, c’è quello che il 50% degli addetti ai lavori ritiene che “crescerà molto l’aspetto consulenziale portando all’inserimento in portafoglio, sempre più significativo, di soluzioni quotate come etf o certificati d’investimento“. Gli altri risultati li forniremo a indagine chiusa. Per chi volesse rispondere e partecipare basta cliccare qui.

06/11/2019 | Categorie: Economia e Dintorni Firma: Luca Losito