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IL RITORNO ALLA MEDIA DEI MERCATI FINANZIARI

E’ da  notare la straordinaria stabilità dei rendimenti nel corso del tempo degli assets azionari USA  nei due periodi principali presi in esame da Siegel: sia  nel periodo dal 1802 al 2001, che nel periodo 1871-2001,  il rendimento medio reale composto annuo è stato del 6,8%.
Allo stesso modo tale immutabile costanza di rendimento si è rivelata confermata anche nei tre sottoperiodi maggiori (1802-1870, 1871-1925, 1926-2001), nei quali la crescita media del mercato azionario americano è compresa in un range di rendimento tra  6,6% e il 7,0%.  Questa straordinaria costanza nelle performance effettive di lungo termine viene definita ritorno alla media,  che rappresenta la tendenza del mercato azionario a ritornare al suo valore reale, come se il mercato possedesse una “memoria” di lungo periodo che  fosse capace di riportare  i rendimenti  ad un  loro trend  fisiologico. Si può dire che mean reversion (ritorno alla media) sia la tendenza dei prezzi azionari ad essere attratti   verso il loro valore medio di lungo periodo.
La storia insegna che periodi di eccezionale crescita dei mercati finanziari vengono sempre seguiti da periodi di rendimenti particolarmente negativi, ad allo stesso modo,  i grandi crolli di Borsa sono stati , nel passato, sempre riassorbiti. L’incognita, di difficile previsione, non è rappresentata dalla certezza del ritorno al trend naturale corsi azionari, quanto dal tempo necessario perché questa dinamica riallinei i mercati al loro valore reale.

Ad esempio, a seguito dell’euforia di mercato degli Anni Venti, che portò le quotazioni di Wall Street a 384 nell’agosto del 1929, seguì il più conosciuto crollo finanziario della storia, nel quale le quotazioni, subirono un calo dell’80%, raggiungendo quota 48,6 nel giugno del ’32. Furono necessari ben 22 anni perché le quotazione tornassero, nel 1954, a quota 384.
Jeremy Grantham, celebre gestori di fondi, nel volume “Everything I Know About the Stock Market in 15 Minutes” afferma che la più grande forza dei mercati finanziari sia rappresentata dalla capacità di ritorno alla media dei trend di crescita.  Se le quotazioni azionarie tendono a ritornare alla media le aspettative devono essere adeguate sia per le previsioni di grandi rialzi sia per le previsioni grandi ribassi.
Dall’analisi svolta sulla base dei dati Ibbotson Associates, considerando i  62 intervalli di 15 anni presenti nel periodo 1926-2002 è emerso un rendimento medio composto annuo del 6,7% (al netto dell’inflazione) in linea con i rendimenti calcolati da Siegel negli ultimi 200 anni

14/10/2008 | Categorie: Investimenti Firma: Redazione