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Il Fondo salva-Stati non basta più: occorre raddoppiarlo.

L’ Efsf è uno strumento di sostegno finanziario che prevede la possibilità di acquistare bond governativi e di concedere prestiti a Paesi con problemi di liquidità.

CRISI E RIMEDI. Il fondo ha attualmente una disponibilità totale di 750 miliardi di euro, di cui 500 provenienti dall’Ue e 250 dal Fmi. Ha carattere temporaneo e scade nel 2013. Le modifiche includerebbero l’aumento del fondo fino a 1500 miliardi di euro e la possibilità di un acquisto diretto sui  mercati dei bond dei governi attaccati dalla speculazione. Raddoppiare il fondo salva Stati a 1500 miliardi di euro è l’obiettivo della Commissione europea. Ma non sarà facile, nonostante le resistenze tedesche si siano ammorbidite, varare l’ampliamento della capacità di intervento della Ue verso i Paesi in difficoltà il 4 febbraio, giorno del primo vertice europeo del 2011. Varato lo scorso giugno, dopo lo scoppio della crisi greca, l’Efsf è già stato usato per l’Irlanda.

LE TENSIONI. Ma di fronte a una crisi che ha fatto salire la tensione su altri  paesi a cominciare dal Portogallo, si sono moltiplicati gli interventi a favore di un rafforzamento delle armi di difesa europee, dal raddoppio del fondo all’acquisto sui mercati dei bond dei Governi sotto attacco speculativo. Lo scorso novembre era stato il Fmi a spingere per un aumento delle disponibilità dell’Ue a 880 miliardi, impegnandosi a sua volta a portare da 250 a 500 il proprio contributo. E anche il presidente della Bce Jean Claude Trichet, aveva perorato la causa di un miglioramento dell’Efsf.

20/01/2011 | Categorie: Economia e Dintorni Firma: Redazione