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I PAC, Piani di Accumulo di Capitale, nella gestione liquidità clienti

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Discorsi su una recessione incombente circolano da mesi, senza tuttavia una risposta chiara su ciò che dovremmo aspettarci. Mentre alcuni economisti non sembrano convinti possano delinearsi scenari recessivi in tempi brevi, altri hanno già previsto di tutto: da una recessione entro la fine di quest’anno a una probabilità del 50-50% di una recessione l’anno prossimo a una recessione “lieve” nel 2024.

Una cosa è certa: l’attuale contesto inflazionistico record – e la conseguente, reiterata, azione restrittiva della BCE – è un fattore chiave che contribuisce, storicamente, ad uno scenario di potenziale recessione economica, tecnicamente definita come due trimestri consecutivi di calo del prodotto interno lordo, o PIL. Sebbene, in un quadro più ampio, sussistano una serie di altri indicatori da considerare, non c’è dubbio che i timori circa le prospettive dell’economia e dei mercati, stanno generando incertezza sul futuro finanziario dei risparmiatori italiani.

La roadmap finanziaria del cliente-risparmiatore

Spesso si dedica molto tempo a cercare di prevedere il mercato, l’andamento dei tassi di interesse e la direzione dell’economia, ma se ne spende forse troppo poco a pianificare e gestire il proprio budget, in linea con bisogni e obiettivi individuali. La storia, in fondo, ci insegna che nel lungo periodo i mercati tendono a recuperare. Ed è bene ricordare che non è mai una cattiva idea collocarsi nella posizione finanziaria più sicura e costruire fondamenta quanto più stabili possibili.

Lo abbiamo già detto: gli italiani hanno una propensione, quasi una passione, per la liquidità, intesa come costruzione di una posizione finanziaria che soddisfi la necessità di costituire un fondo di emergenza, di finanziare obiettivi a breve termine e minimizzare il rischio di perdita. I portafogli dei risparmiatori italiani sono composti da “contanti” e da prodotti come conti, depositi, BOT, che possono essere velocemente convertibili in denaro.

Se il risparmio rappresenta una parte cruciale di qualsiasi piano finanziario e può avere molti vantaggi come l’opportunità di fornire una rete di sicurezza finanziaria per eventi imprevisti, di costituire un serbatoio cui attingere per acquisti e altri obiettivi a breve termine e di scongiurare il rischio di pesanti perdite, da solo non può bastare. Il risparmio presenta infatti alcune criticità: rese molto più basse, erosione del potere d’acquisto a causa di periodi di aumento dell’inflazione e perdita di potenziali e più elevati rendimenti derivanti da investimenti più rischiosi.

Come esseri umani, siamo naturalmente predisposti ad agire, pensare e sentire in un modo che non sempre si allinea con i nostri più grandi interessi finanziari. I pregiudizi cognitivi e le trappole psicologiche possono inibire la nostra capacità di risparmiare o pianificare in modo efficace. E potremmo anche non esserne consapevoli.

Quando si tratta di investire, qual è il rischio maggiore?

La volatilità suggerisce che il mercato non riesce a prendere decisioni, innescando pertanto una corsa accidentata per gli investitori. Alcuni potrebbero essere tentati di ritirarsi dalle proprie posizioni in attesa che il mercato riprenda piede. Ma spostare gli asset dal proprio attuale portafoglio a quelli che si ritiene siano investimenti più stabili e “più sicuri” è davvero una buona idea? In mezzo a tale incertezza, cosa si può fare per mantenere la calma ed evitare di prendere decisioni potenzialmente costose ed emotivamente guidate?

Quando si tratta di investire, qual è il rischio maggiore? Rischio di mercato? Rischio d’impresa? Rischio di credito? Rischio inflazione? Per molti investitori, il rischio maggiore è, fondamentalmente, perdere denaro. E poiché perdere denaro può provocare una reazione potente e viscerale, alcuni investitori si rivolgono al market timing, ovvero l’acquisto o la vendita di titoli basati su previsioni di prezzo future. I mercati si muovono in cicli e ci sono indubbiamente indicatori di vario tipo che almeno potenzialmente riflettono la particolare fase di mercato in un dato momento. Tuttavia, questo non significa necessariamente che si possa determinare quando entrare e uscire in modo accurato e coerente.

Scegliere quando investire, o indovinare il “tempo” del mercato è difficile ed è qualcosa che non è alla portata di chiunque. Mentre alcuni cicli sono più facilmente prevedibili di altri, altri sono molto più difficili da “cronometrare”.  Chi non è un professionista o un investitore di lungo corso, tendenzialmente ottiene scarsi – o addirittura pessimi- risultati nel tentativo di applicare il market timing. E ciò accade anche perché i risparmiatori si fanno guidare dall’emotività. Gli investitori devono fare i conti con due emozioni che possono rendere molto difficile attenersi a questa strategia: paura di perdere il denaro e l’ avidità, più comune quando i mercati hanno visto una corsa eccezionalmente forte e la fiducia degli investitori è alta.

Quindi, se l’eccesso di liquidità non è una condizione ottimale, ed investire non ha garanzie e può mettere di fronte al rischio di perdite, soprattutto nel breve periodo, qual è la soluzione per uscire da questo circolo vizioso?

PAC, il Piano di Accumulo di Capitale

Il primo passo per investire con successo è individuare gli obiettivi e capire la propria tolleranza al rischio. Esiste uno strumento il PAC, il Piano di Accumulo del Capitale che può rappresentare la soluzione ideale per avvicinare al risparmio anche chi non ha ingenti somme da investire dando la massima priorità agli obiettivi finanziari. Il Piano di Accumulo del capitale, conosciuto anche con l’acronimo PAC, può essere infatti modulato in base alle singole esigenze del risparmiatore, il quale ha la possibilità di scegliere la frequenza con cui effettuare i pagamenti, l’ammontare dei versamenti e la durata complessiva del piano.

Il PAC consente di controllare e ridurre il rischio legato alla volatilità del mercato, accantonando somme di denaro in base alla proprie capacità di risparmio. Tra le peculiarità di questo strumento vi sono inoltre la flessibilità del piano stesso, la possibilità di investire anche piccolissime somme di denaro, avendo a disposizione scarsi mezzi finanziari e di beneficiare di maggiori rendimenti nel tempo. Inoltre, il rischio che l’investitore sperimenta è ridotto, sia dal punto di vista dei comportamenti, in quanto sottoscrivendo un PAC gestito da professionisti si possono scongiurare le cosiddette “trappole emotive”, – che della temporizzazione, grazie a un investimento gestito, costante e distribuito uniformemente nel tempo.

Un piano di accumulo capitale è una forma di investimento a sottoscrizione volontaria che sfrutta uno o più strumenti finanziari. È possibile farlo tramite ETF (Exchange Trade Funds), fondi d’investimento o altri OICR (Organismi di Investimento Collettivi del Risparmio). In sostanza è un modo per investire i risparmi attraverso versamenti periodici e costanti che, man mano, andranno ad accumularsi con quanto depositato in precedenza. Il risparmiatore può strutture il piano scegliendo la durata, decidendo se pagare in rate mensili o annuali e gli strumenti finanziari idonei per far crescere il proprio capitale nel medio-lungo periodo. La leva che agisce sull’incremento del capitale nel lungo periodo è l’interesse composto, ossia l’interesse calcolato sugli interessi maturati di anno di anno e che permette di ottenere una crescita esponenziale del risparmio nel tempo.

I PAC sono un ottimo modo per risparmiare e investire perché, una volta definiti i versamenti periodici, si può rimanere concentrati sui propri obiettivi finanziari piuttosto che sugli alti e bassi del mercato. La tempistica dei mercati è estremamente difficile e sbagliare può influire sui risultati a lungo termine. Investire regolarmente e in modo pianificato nel lungo periodo può rappresentare una soluzione efficace per il piccolo risparmiatore, soprattutto in periodi di incertezza come quello attuale. Resta sempre importante affiancare ad ogni scelta un’adeguata consulenza finanziaria svolta da professionisti, che possa aiutare a costruire un portafoglio personalizzato e diversificato, comprensivo di strumenti finanziari come il Piano di Accumulo di Capitale, PAC.

22/03/2023 | Categorie: Economia e Dintorni Firma: Redazione