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Hedge Fund Artradis contro Unicredit

Dopo il fondo Usa QVT Financial (noto per aver partecipato alla battaglia legale finalizzata al controllo di Refco, broker finanziario imploso sotto il peso delle perdite) anche l’hedge fund di Singapore Artradis si è scagliato contro Unicredit per costringere la banca italiana a pagare un prezzo più alto nell’ambito dell’acquisto della banca kazaka Atf.
Lo stesso Martin Diggle, responsabile degli investimenti d’Artradis Russia Opportunities Fund, ha affermato dalle colonne del Financial Times come gli azionisti privilegiati d’Atf siano stati svantaggiati dall’offerta d’Unicredit che ha valutato le azioni poco più della metà dei titoli ordinari.
Difatti i due fondi hanno il 12,3% delle azioni privilegiate Atf.
Qvt ha accusato perciò Unicredit di non aver rispettato i diritti degli investitori di minoranza di Atf, per quanto riguarda le valutazioni inerenti alle azioni della banca kazaka.
Unicredit però non ci sta, ed ha rimandato al mittente le accuse dei due hedge fund sottolineando come le azioni intraprese fossero sempre conformi alle leggi, e che i diritti degli investitori di minoranza siano sempre stati rispettati. Tanto è vero che lo scorso Novembre Unicredit, mediante la sua controllata Bank Austria, ha acquisito il 91,8% del capitale di Atf Bank per un importo pari a 2,1 miliardi di dollari. Nello specifico, si legge in una nota della banca austriaca, la Bank Austria ha rilevato il 95,6% delle azioni ordinarie e l’85% di quelle privilegiate. Per questo il 17 Novembre scorso la banca austriaca ha lanciato una offerta pubblica d’acquisto obbligatoria sulle restanti azioni Atf, secondo valori precedentemente stabiliti con gli azionisti di maggioranza. Nonostante ciò un tribunale locale ha sospeso l’offerta come richiesto da Qvt.
La situazione appare in ogni caso molto complessa e la soluzione, visto anche gli ultimi sviluppi, risulta essere lontana, anche se Unicredit ha l’intenzione di chiudere al più presto quello che l’amministratore delegato Alessandro Profumo ha definito come “un piccolo incidente di percorso”.

21/02/2008 | Categorie: Economia e Dintorni Firma: Daniele Tortolici