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Governo, ecco il cambiamento: +60mila disoccupati a giugno

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Secondo le stime fatte dall’Istat è peggiorata la situazione del lavoro in Italia

Uno stacco col recente passato c’è già stato. A giugno, primo mese effettivo del governo del cambiamento, la disoccupazione è tornata a salire arrivando al 10,9%. Secondo stime fatte dall’Istat, ci sono circa 60mila (+0,2%) persone in più in cerca di lavoro. Risale anche il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni), raggiungendo il 32,6%, in rialzo dello 0,5% su maggio. Quasi la percentuale più alta d’Europa, il doppio di quella media dei Paesi membri e seconda solo alla Spagna (34,1%).

Il numero dei disoccupati risulta pari a 2 milioni e 866mila, in calo soprattutto i lavoratori stabili, mentre aumentano quelli con contratti a termine. I dati certificano un’inversione di marcia rispetto agli ultimi anni, in cui l’Italia era riuscita ad allontanarsi dal picco toccato nel 2014, con i senza lavoro al 13,5%. Una frenata forse dovuta anche a 30 giorni in cui il nuovo esecutivo si è concentrato quasi esclusivamente su slogan anti-immigrati, perdendo un po’ il focus sui problemi strutturali del Paese.

L’unico intervento operato sinora è stato il decreto dignità, che però dalle stime dello stesso governo potrebbe causare un’ulteriore contrazione degli occupati. Non è ancora il momento per emettere verdetti sulla legislatura appena iniziata. Ma è sempre bene fare attenzione a ciò che dicono i numeri. La battuta d’arresto del lavoro non può passare inosservata agli occhi di chi ha preso l’impegno di guidare l’Italia per cinque anni con il compito di rilanciarla. O almeno di non farla crollare.

01/08/2018 | Categorie: Economia e Dintorni , EconoPolitik Firma: Luca Losito