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G20. Preoccupano rialzi di inflazione e materie prime

Mentre la maggior parte delle economie avanzate sta vedendo una crescita modesta e un persistente alto tasso di disoccupazione, le economie emergenti stanno vivendo una crescita piu’ vivace, con alcuni segni di surriscaldamento.

INFLAZIONE E PREOCCUPAZIONE. I rischi al ribasso restano e includono le tensioni in atto sui mercati del debito sovrano nelle economie avanzate, le pressioni inflazionistiche e l’arrivo di flussi di capitale nelle economie emergenti, significativi elementi di rischio di bolle speculative e prezzi delle materie prime in fase di grande espansione e fonte di preoccupazioni per la sostenibilita’ della crescita e della sicurezza alimentare. Il G20 dovra’ elaborare linee guida per valutare gli squilibri prima della sua prossima riunione, in aprile, dice la bozza. La questione degli squilibri mondiali ha costituito il contenzioso dell’ultima riunione del G20, con gli Stati Uniti che sollecitavano i maggiori "risparmiatori", come Cina, Germania e Giappone a fare di piu’ per stimolare il consumo interno, piuttosto che costruire le loro economie solo sulle esportazioni. La questione assume un’importanza maggiore in quanto la lentezza della ripresa negli Stati Uniti significa che i consumatori americani non possono piu’ a lungo contare sul traino della crescita mondiale.

LA PROPOSTA. Gli Stati Uniti hanno lanciato l’idea lo scorso anno di porre informalmente un tetto agli squilibri delle partite correnti al 4% del prodotto interno lordo, ma la Cina e la Germania si sono opposte. I tassi di cambio sono anche suscettibili di occupare un posto di primo piano, con gli Stati Uniti e le potenze emergenti come Brasile, Cina, che deliberatamente sottovalutano la propria moneta per beneficiarne sul piano delle esportazioni. La Cina, peraltro, accusa gli Stati Uniti di utilizzare la politica monetaria per svalutare il dollaro, che serve anche come principale valuta di riserva mondiale.

La bozza del G20 riconosce che "le tensioni e le vulnerabilita’ sono chiaramente evidenti" nel sistema monetario internazionale, e chiede un miglioramento "per garantire la stabilita’ sistemica ed evitare grandi fluttuazioni dei tassi di cambio e nei flussi di capitale". La bozza prevede che la riunione di Parigi porti a un piano di lavoro per il rafforzamento del sistema monetario, comprese le misure per gestire i flussi di capitale e la liquidita’ globale. Si dice anche il gruppo discutera’ le relazioni sul sistema monetario e sui controlli di capitale del Fondo Monetario Internazionale e della Banca mondiale.

17/02/2011 | Categorie: Economia e Dintorni Firma: Redazione