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Forum dell’Ecomomia Digitale, le occasioni del 4.0

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Martedì a Milano si è parlato di come affrontare le sfide professionali del futuro

Come vincere le sfide del 4.0 in campo professionale, questo il tema caldo del Forum dell’Economia Digitale. In apertura il vicepresidente di Facebook, Ciaran Quilty, ha provato a spiegarlo parlando di Pescaria: una realtà pugliese, ora anche a Milano, esemplare per come ha saputo sviluppare il proprio business coniugando il buon pesce alla capacità di sfruttare le opportunità del web. Solo uno dei tanti esempi, che con un parco ospiti molto variegato (da Aranzulla a Casaleggio, passando per Calabresi e Ghali) ha animato la giornata del MiCo

Talenti digitali e affini

“Le aziende devono partire dal cliente e invece spesso accade il contrario. Una compagnia prima si struttura e poi cerca di adattarsi ai suoi clienti: il processo così è sbagliato”, dice Davide Dattoli. Lui è Ceo e Founder di Talent Garden, una sorta di scuola professionale che forma e sforna talenti digitali. Non a caso i più richiesti dal mondo del lavoro. E sempre restando nel settore digital, emoziona la testimonianza di Salvatore Aranzulla: “Sono partito da un paesino della Sicilia, aggiustavo computer ad amici e conoscenti sin da piccolo. Poi, siccome erano in tanti e non riuscivo a gestirli, iniziai a scrivere guide in word e a distribuirle in città. Dopo, aprii un mio sito e cominciai a pubblicare lì queste guide. Lo faccio ancora oggi, con la differenza che ora il mio portale è tra i primi venti in Italia per numero di views”.

Suggerimenti all’esecutivo

Poi, forse il momento più atteso, l’intervento di Davide Casaleggio, che di fatto sembra dare un’indicazione chiara al governo pentastellatoleghista: “L’Italia investe pochissimo in ricerca e sviluppo rispetto agli altri partner europei, questo ci mette in una posizione di attesa e svantaggio. Il Paese deve cambiare marcia, aumentare gli investimenti in questo comparto per essere più competitivo”. E via con esempi di successo digitale degli ultimi anni, molti dei quali provenienti dalla Svezia, indicata come modello da seguire da Casaleggio per capacità di investire nella ricerca. Ironia della sorte, la stessa nazione che ci ha esclusi dai Mondiali. Ma questa è un’altra storia.

Trasformazione dell’editoria

Molto prezioso anche il contributo fornito da Mario Calabresi, direttore di Repubblica, che ha spiegato come il web abbia rivoluzionato anche l’editoria: “Oggi quello che conta ancora è il brand, ma non si può più pensare ai giornali solo nel tradizionale formato cartaceo. Ci sono i social, c’è la versione online. Siamo stati il primo giornale in Europa a lanciare le dirette Facebook. All’inizio era un esperimento, ne facevamo poche, oggi trasmettiamo circa 6-7 ore di dirette ogni giorno. E nell’ultimo anno abbiamo rinnovato il sito rendendolo più veloce. Quindi i giornali resistono anche con gli smartphone. L’informazione si trasforma, ma non morirà mai. Anche perché nonostante l’innovazione, positiva e ben accetta, al centro di tutto resta pur sempre l’uomo”.

“Il cambiamento non è buono o cattivo, esso fa parte della storia dell’umanità”, recitava il teaser introduttivo della manifestazione organizzata dal gruppo dei giovani imprenditori di Confindustria. Ed effettivamente, tutti gli interventi del FED 2018, hanno comunicato esattamente questo. L’innovazione è un processo naturale: aziende e professionisti devono solo sforzarsi di accompagnarlo. Ricordandosi però di “rispettare la propria storia”, per dirla con Ghali. Il 4.0 riguarda proprio tutti, anche i rapper.  

03/07/2018 | Categorie: Economia e Dintorni Firma: Luca Losito