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Fmi, stime al ribasso sull’Italia: pesa l’incertezza politica

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Altro taglio alle stime sul Pil dell’Italia da parte dell’Fmi, che prevede cali anche sulla crescita dell’Europa

Arriva l’allerta dell’Fmi che rivede al ribasso le stime sul Pil, dopo l’allarme di Bankitalia sulla fuga di capitali all’estero di cui vi avevamo parlato. Questo è un segnale ancor più rumoroso. L’ente guidato da Christine Lagarde sforbicia le previsioni di crescita dell’Italia portandole all’1,2% per quest’anno (0,3 punti meno della stima di aprile) e all’1% per il prossimo (-0,1 punti). Un monito che si aggiunge anche a quello della Commissione europea.

Sull’andamento del Bel Paese pesa un rallentamento generalizzato dell’economia del Vecchio Continente. Ma gli si aggiunge un carico peculiare che si deve agli “spread più ampi sui titoli di Stato e alle più strette condizioni finanziarie in seguito alla maggiore incertezza politica e che dovrebbero farsi sentire sulla domanda interna”. “Il rallentamento italiano – spiega il Fmi – si inserisce nel quadro della frenata di Eurolandia, incluse Germania e Francia“.

Dopo il +2,4% del 2017, il Pil dell’area euro si stima che possa gradualmente rallentare’ al +2,2% quest’anno e all’1,9% il prossimo, ovvero 0,2 e 0,1 punti percentuali in meno rispetto ad aprile. L’organizzazione, inoltre, a livello globale, è allarmata per le misure protezionistiche. I dazi sono la “minaccia” maggiore alla ripresa. Per il Fondo monetario internazionale, la crescita mondiale rischierebbe di essere addirittura dello 0,5% in meno rispetto alle attuali stime per il 2020.

17/07/2018 | Categorie: Economia e Dintorni Firma: Redazione