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Fiscal Compact, Monticini:
“Va rivisto, ma non basta”

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Intervista all’economista Andrea Monticini

“Il Fiscal Compact può e deve essere rivisto, ma solo in un contesto di riforme per una maggiore integrazione tra gli Stati dell’eurozona”. Ad affermarlo è Andrea Monticini, professore di economia politica dell’Università Cattolica di Milano, intervistato in esclusiva da ProfessioneFinanza sul tema. Argomento di stretta attualità, quello dei vincoli di bilancio europei, tra cui a brevissimo dovrà districarsi il neonato governo demostellato per realizzare la nuova e importantissima manovra economica. Un intervento che potrebbe essere dunque facilitato da Bruxelles. A patto di riprendere il discorso di integrazione soprattutto tra i Paesi che condividono la moneta unica. L’unica strada, probabilmente, per evitare altri casi Brexit.

“Il processo di integrazione europea, tra i Paesi dell’eurozona in particolare, si è interrotto dopo che son stati fatti dei progressi lenti nell’unione bancaria – ricorda il professore – ma da qui ai prossimi cinque o dieci anni deve per forza ripartire, altrimenti alla prossima crisi ci saranno sicuramente delle nazioni che penseranno all’uscita. Nell’ambito di una maggiore integrazione, anche il fiscal compact può e deve essere rivisto”. Poi, Monticini lancia uno spunto interessante: “Ad esempio, può essere previsto un budget fiscale a livello europeo. Così ti preoccupi a livello continentale di usare la spesa pubblica per ovviare a eventuali problemi per il ciclo economico. Modificare solo il Fiscal Compact senza pensare a un processo complessivo che veda verso una maggiore integrazione può essere un qualcosa di positivo ma che finisce lì”.

Lo stesso Sergio Mattarella nei giorni scorsi ha parlato dell’esigenza di rivedere il patto di stabilità: “Anche le parole del Presidente della Repubblica – ha commentato il professore – vanno inserite in un contesto di spinta riformatrice per l’integrazione tra Stati dell’eurozona, creando appunto anche un budget fiscale europeo e andando a modificare quelle che sono le regole attuali”. E in chiusura, la riflessione sulle politiche monetarie espansive della Bce: “Purtroppo tali misure servono solo a prendere tempo, non risolvono il problema. Drogano il mercato, ti permettono di avere più tempo per pensare e risolvere i problemi, ma non sono interventi risolutivi. E queste espansioni promesse dalle banche centrali di volta in volta perdono di efficacia”.

12/09/2019 | Categorie: Economia e Dintorni , EconoPolitik Firma: Luca Losito