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Fiat vuole scalare la Chrysler

Fiat incrementa del 17%  vendite negli Usa . Le strategie della Fiat sul mercato americano. 

STRATEGIE E MERCATO USA. Fiat spiega i termini del possibile incremento della sua quota. La casa automobilistica americana ha messo a segno sul mercato Usa un incremento nelle vendite del 17% nel mese di novembre rispetto allo stesso periodo del 2009 (74mila unità contro 63mila), spinto soprattutto dal comparto dei light truck (+58% per il marchio Jeep, dopo il successo della rinnovata Grand Cherokee); invece le vendite di auto vere e proprie sono invece diminuite rispetto al novembre 2009, il primo vero calo su base annua da luglio (-22% per il marchio Chrysler).
Chrysler, di cui Fiat partecipa per il 20%, mira ad una serie di lanci di nuovi e rinnovati modelli per riconquistare quote di mercato anche nel settore vetture; numerosi veicoli, in particolare, sono stati presentati al Salone di Los Angeles. Tra i competitors di Chrysler, Ford ha ottenuto risultati migliori (+24%) mentre General Motors si è attestata ad un +11 per cento; comunque la crescita media del mercato auto Usa è cresciuto del 17%, il che dimostra di essere sulla via della ripresa con un ritmo di vendite annuo superiore ai 12 milioni per il secondo mese consecutivo. Unico costruttore ancora in controtendenza Toyota al contrario dimostra ancora di essere in controtendenza, ma nel suo caso paga ancora la crisi seguita ritiro di veicoli difettosi.

I TERMINI : In un comunicato la Fiat che precisa i termini in base ai quali potrà passare dal 20 al 35% delle quote in Chrysler;  potranno essere acquisite senza il pagamento del 5% di corrispettivo al verificarsi di tre eventi specifici:

  •  Il primo si concretizzerà quando Chrysler otterrà le autorizzazioni per un motore da produrre negli Stati Uniti, basato sulla "famiglia" Fire e si lo inizierà lo inizierà a produrre.
  • Il secondo evento si attuerà quando la Chrysler concluso vendite, al di fuori dei Paesi del “Nafta”, per un valore di 1,5 miliardi di dollari e sottoscritto accordi di distribuzione in Sudamerica di veicoli Chrysler. Terzo, l’azienda italiana avrà il diritto di ricevere una terza tranche del 5% di Chrysler quando quest’ultima otterrà le autorizzazioni regolari per una autovettura basata su una piattaforma Fiat si impegnerà a produrre tale vettura negli Stati Uniti. Inoltre per ogni evento che non si sia verificato entro il gennaio 2013, peraltro, Fiat potrà comunque acquisire una partecipazione del 5% esercitando un primo diritto di call.

Secondo quanto dichiarato nelle scorse settimane da Sergio Marchionne, Il ritorno in Borsa di Chrysler potrebbe avvenire entro la fine del 2011

04/12/2010 | Categorie: Economia e Dintorni Firma: Jonathan Figoli