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Fed, i nodi da sciogliere con la nomina di Powell

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Jerome Powell sarà il nuovo presidente della Fed e prenderà il posto di Janet Yellen a partire da febbraio 2018. Chi è il nuovo capo della Federal Reserve?

La decisione di Donald Trump di nominare Jerome Powell a capo della Fed suscita più domande che risposte in tema di tassi interesse, adozione di un modello economico, capacità di fronteggiare gli shock esterni, deregolamentazione e le successive nomine.

Jerome Powell sarà il nuovo presidente della Federal Reserve (Fed) e prenderà il posto di Janet Yellen a partire da febbraio 2018. Sarà interessante capire in che modo nei prossimi mesi Powell sarà in grado di mantenere l’indipendenza dalla Federal Reserve, considerate le sue relazioni con la Casa Bianca che vuole gestire tutto. Sappiamo che Trump è molto critico sulla attuale gestione della Fed e sulle decisioni prese in termini di tassi di interesse. Powell seguirà le indicazioni della Casa Bianca su questi punti? Questo è un aspetto importante anche per la credibilità della Fed.

Sarà inoltre interessante capire quali saranno le sue reazioni se il congresso repubblicano chiederà alla Federal Reserve di adottare un modello economico basato su una determinata regola, come quello basato sulla Taylor Rule. Bernanke e Yellen si sono rifiutati di farlo? Quale sarà la posizione di Powell? Se la Fed deciderà di seguire la Tayor type rule non sarà più indipendente.

La nomina di Powell come presidente della Fed non è stata una sorpresa. Sin dalla sua nomina come membro del board nel 2012 si è capito subito che non è un uomo di rottura. Powell non può essere considerato un personaggio che alla fine del giorno decide cosa fare. Il futuro che lo attende, però, è più complicato: sarà facile se niente accadrà sul mercato. Ma cosa accadrà se ci saranno degli shock di fronte ai quali egli dovrà prendere delle decisioni rapide? La sua scarsa conoscenza della macroeconomia potrebbe essere problematica su questo piano, indipendentemente dalla competenza del suo team.

Un altro nodo da sciogliere sarà quello di capire in che modo guiderà il processo di deregolamentazione. È già stato raggiunto il limite oppure no? Sono persuaso che la politica monetaria di Powell non sarà una continuazione di quella della Yellen.

Appare evidente che la nomina di Powell susciti più domande che risposte, ma il suo compito monumentale sarà quello di normalizzare la strategia di politica monetaria e limitare la probabilità di una nuova crisi.

Un ultimo punto da ricordare è che la Fed ha ancora tre posti vuoti su sette sul tavolo. Donald Trump ha già nominato due membri: Ronald Quarles, confermato dal congresso, e Powell, il futuro presidente. Con tre nuove nomine (e potrebbero essere quattro se la Yellen deciderà di lasciare il suo posto prematuramente), il board si comporterà in modo diverso da quello che abbiamo visto durante le presidenze di Bernanke e Yellen. E a quel punto il ruolo di Powell assumerà maggiore importanza.

 

A cura di Philippe Waechter, capo economista di Natixis Asset Management

05/11/2017 | Categorie: Economia e Dintorni Firma: Redazione