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Facebook, via ai pagamenti con Messenger e WhatsApp dal 2019

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Il colosso di Zuckerberg presenterà la novità per l’Europa nel giro di pochi mesi

Da inizio 2019 in Europa sarà possibile pagare tramite Messenger e WhatsApp. Così, Facebook entra prepotentemente nel mercato finanziario e lancia ufficialmente la sfida alle banche. In realtà, questa è solo una conferma di quanto avvenuto in passato. Nel 2017 aveva acquistato in Irlanda una licenza per offrire prestiti personali ai suoi utenti e contestualmente in India aveva testato i pagamenti tramite WhatsApp. Segnali chiari per il settore.

Presto dunque non ci stupirebbe veder registrato ufficialmente il marchio Facebook Bank. Grazie all’Ue, in qualunque momento Mark Zuckerberg può decidere di offrire conti correnti e prestiti a 31 milioni di italiani iscritti al social network. Il grimaldello per cominciare a scardinare il sistema bancario dei Paesi europei si chiama Psd2 (Payment service directive 2). È la direttiva europea sui pagamenti digitali emanata il 13 gennaio 2018, al termine di due anni di programmazione.

Per la prima volta questa direttiva obbliga le banche europee ad aprire le proprie API (Application Program Interface) a società del FinTech (tecnologia applicata alla finanza) e altre aziende che si occupano di servizi finanziari. Questo cambiamento consentirà alle società esterne (le cosiddette terze parti) accesso ai dati di pagamento. In sostanza significa che sarà promosso lo sviluppo dei pagamenti in mobilità attraverso l’open banking (un sistema di comunicazioni bancarie aperte tra diversi soggetti), quindi ci sarà maggiore competizione nelle aree di tradizionale dominio delle banche. Inoltre, da settembre 2019 le banche saranno obbligate ad aprire i conti correnti dei loro clienti.

E come sappiamo la gestione dei big data è il punto forte delle Big Tech. Facebook ha lanciato la sua sfida ponendosi l’obiettivo di proporre i pagamenti entro il primo trimestre del 2019. Adesso sta alle banche attrezzarsi per tempo e proporre le contromisure prima che Zuckerberg possa proporre a più di mezza Italia offerte di prestiti, conti corrente e investimenti più allettanti di quanto non riescano a fare gli istituti tradizionali.

12/11/2018 | Categorie: Economia e Dintorni Firma: Luca Losito