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Evasione fiscale, l’Italia è una
“eccellenza”: prima nell’Ue

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Il Bel Paese e un dato poco lusinghiero

Il cibo, la moda, il patrimonio artistico-culturale. E l’evasione fiscale. L’Italia ha un’altra freccia da poter aggiungere all’arco delle sue eccellenze globali. Evadiamo in media 3147 euro ciascuno all’anno, una somma che ci assegna il primato in Europa davanti a un’insospettabile Danimarca (3066 euro pro capite) e al paradiso fiscale del Lussemburgo (2077 euro pro capite). I dati emergono da una relazione sottoposta all’Europarlamento dal gruppo parlamentare Alleanza Progressista Socialisti e Democratici.

In particolare, ogni anno nei Paesi membri dell’Ue non vengono pagati più 825.000 milioni di euro per questo motivo, questa potrebbe non essere l’ultima iniziativa di Bruxelles in questa direzione. Tra i nostri competitor, solo la Francia è nella top ten (9° posto). La Germania è all’11°, l’Inghilterra al 14° e la Spagna al 16°. Menzione d’onore alla Bulgaria, ferma al 28°, con soli 531 euro evasi per abitante. Pur considerando che è anche uno dei Paesi più poveri d’Europa e non è che ci sia così tanto da evadere.

Il 1° gennaio è entrata in vigore la direttiva anti-evasione dell’Ue, che rappresenta un altro passo avanti fatto a Bruxelles nella lotta contro questa frode. Tale processo, avviato nel 2012, ha innalzato gli standard comunitari contro l’evasione fiscale e con quest’ultima direttiva ci si concentra sulle pratiche “aggressive” di alcune multinazionali per evitare di pagare le tasse, secondo l’Ue. E la “minaccia”, visti i dati, è anche e soprattutto per l’Italia, per distacco campionessa europea nel sommerso. Chapeau.

29/07/2019 | Categorie: Economia e Dintorni Firma: Luca Losito