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Europa, su i prezzi delle case: ecco i Paesi dal mattone d’oro

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Il mercato immobiliare cresce nel Vecchio Continente: l’Italia, però, non segue il trend

Irlanda, Portogallo e Olanda faranno registrare gli aumenti più significativi sui prezzi delle case nel 2019. Fenomeni di punta del panorama di crescita stabile relativo al mercato immobiliare d’Europa. L’Italia, in controtendenza, vedrà ferme le quotazioni a causa della ripresa economica lenta e della disoccupazione. A rilevarlo è un’indagine effettuata sul settore a livello continentale dall’agenzia di rating Standard & Poor’s.

Secondo S&P le condizioni monetarie nell’eurozona, in Svizzera e Regno Unito sono favorevoli a chi vuole comprare casa. I Paesi dove bisogna fare i conti con rialzi dei prezzi del mattone sono Irlanda, ancora una volta come nel recente passato, dove i valori saliranno dell’8% nel 2019 (+9,6% nel 2018 e +11,9% nel 2017), Paesi Bassi e Portogallo. In Francia i prezzi sono saliti del 2,7% quest’anno ma la crescita si ridurrà in maniera lieve il prossimo anno e quelli successivi (+2% per il prossimo triennio).

In Germania i prezzi crescono ancora ma in misura ridotta rispetto al passato (+4%), mentre in Portogallo i rialzi quest’anno sfioreranno il 9,5 per cento. Per il prossimo triennio i rialzi caleranno: 7% (2019), 6% 82020) e 5% 2021. I valori per le case esietenti sono saliti del 13%, mentre quelli delle case nuove del 9,7%. A Lisbona il valore mediano per metro quadrato è salito del 20% a 2.581 euro. A Porto il valore è salito del 23% a 1.379 euro. Ma il mercato rimane comunque abbordabile.

Anche la vicina Spagna continua sulla strada della crescita, dopo aver attuato le riforme che hanno fatto ripartire il settore immobiliare. I prezzi qui saliranno del 5,6% quest’anno, nel 2019 metteranno a segno un +4,3%, che scenderà a un +3,5% nel 2020 e a un +3% nel 2021. Il Regno Unito invece dovrà vedersela ancora con i postumi della Brexit. I rialzi dei valori resteranno nell’ordine dell’1,8% tanto nel 2018 quanto nel 2019.

Tornando all’Italia i valori fermi quest’anno (+0,2%) saliranno dell’1,3% l’anno prossimo. Cresceranno poi dell’1,8% nel 2020 e del 2% nel 2021. I bassi tassi di interesse favoriranno la ripresa della domanda di abitazioni. Tuttavia rimane alto il tasso di disoccupazione (11,1%). I permessi per nuove costruzioni sono saliti dell’11,4% l’anno scorso dopo una discesa del 16% in media dal 2005 al 2016. Le transazioni salgono ininterrottamente dal 2012.

07/09/2018 | Categorie: Economia e Dintorni , Investimenti Firma: Redazione