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ENEL: IL MERCATO PREMIA L’AUMENTO DI CAPITALE

Un aumento di capitale di Enel da 7-8 miliardi, alternativo ad un’accelerazione sulle dismissioni, è la migliore soluzione in questo momento affiancata anche dal taglio del dividendo di almeno del 30 per cento. Il nuovo piano strategico di Enel sara’ presentato giovedi’ 12 marzo. “Il titolo – spiega Vincenzo Polimeno – sconta  gia’ un aumento da 8 miliardi e un taglio del dividendo di circa il 30%. Una ricapitalizzazione da 7-8 miliardi ridurrebbe il rapporto tra debito e mol dall’attuale 3,7 a 3,3, un livello sufficiente per evitare il downgrade del rating”.  “Un aumento di capitale dell’ordine di 7 miliardi, combinato con un piano di dismissioni e un taglio del  dividendo, riuscirebbe a riequilibrare la struttura finanziaria del gruppo”. “Con l’aumento il debito rimarrebbe a 50-52 miliardi, tre volte e mezza l’ebitda, un livello superiore alla media di settore ma, a nostro avviso, sostenibile”. Ci sarebbe una diluizione  del valore delle azioni di circa il 10% a fronte però di un  taglio del costo del debito, che ritiene altresi’ indispensabile una riduzione del dividendo di circa il 40% a 30 centesimi per azione. “L’aumento di capitale sarebbe alternativo a un piano di dismissioni piu’ aggressivo rispetto a quello gia’ annunciato” e imperniato sulla cessione della rete del gas e della  minoranza delle rinnovabili, sottolinea un altro analista: “L’effetto di diluizione, con l’aumento di capitale, sarebbe piu’ consistente ma comunque non drammatico.

La rinuncia a  ulteriori dismissioni (era circolata la voce di una possibile cessione della rete di distribuzione elettrica, ndr.) dovrebbe poi essere compensata da una forte focalizzazione sul capex, con la riduzione e il rinvio di parte degli investimenti programmati. La ricapitalizzazione – conclude – non avrebbe senso mantenendo inalterato il dividendo: un taglio e’ inevitabile”. L’aumento di capitale sarebbe una “buona notizia”, secondo Polimeno: “I vantaggi di questa soluzione vanno considerati in un’ottica di lungo termine. Una ricapitalizzazione da 7 miliardi, insieme al taglio del dividendo e alle dismissioni, consentirebbe ad Enel di fronteggiare le scadenze del debito nei prossimi due anni e di tornare a finanziarsi sul mercato. Questo consentirebbe al titolo Enel  di performare nel medio termine piu’ in linea con il suo effettivo valore. Certo – l’emissione di nuove azioni avrebbe un effetto diluitivo e depressivo sul titolo, piu’ o meno accentuato a seconda del prezzo di emissione”. Una soluzione comunque da preferire, secondo l’esperto, a quella di una vendita massiccia di asset che, in questa fase di mercato, rischierebbe di diventare una svendita.

10/03/2009 | Categorie: Investimenti Firma: Vincenzo Polimeno