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Educazione finanziaria, vale il 30-40% della ricchezza accumulata

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Un articolo di Annamaria Lusardi quantifica il valore delle conoscenze finanziarie

Il 30-40% della disuguaglianza in termini di ricchezza accumulata durante la vita può essere spiegata dalle differenze nella conoscenza finanziaria. Un bagaglio culturale preziosissimo, che permette di beneficiare di strumenti più sofisticati. E così il patrimonio cresce. Nel migliore dei casi, quasi raddoppiandosi. Lo ha spiegato in un suo articolo Annamaria Lusardi, responsabile del Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria in Italia. Un pezzo scritto con Pierre-Carl Michaud e Olivia S. Mitchell e pubblicato sul Journal of Political Economy.

Quello che spiegano i tre esperti è che la mancanza di consapevolezza della propria incompetenza in materia economica può portare a un utilizzo improprio e tutt’altro che benefico di strumenti finanziari complessi. Il loro approfondimento è tarato sul sistema degli Usa, ma lo si può trasporre in qualsiasi altro Paese moderno e avanzato economicamente. Anche perché il clima di incertezza è ornai un fattore comune a tutti. Ed in questo scenario sapere come muoversi risulta fondamentale.

L’articolo analizza il sistema delle assicurazioni americane ed evidenzia come una sofisticata programmazione permetta un guadagno notevole nel corso della vita a un cittadino finanziariamente educato. Poi valuta anche pensioni, mutui e possibilità di sfruttarne i tassi più vantaggiosi, obbligazioni, crediti, investimenti immobiliari. Insomma, tutti quei momenti in cui volenti o nolenti ci si ritrova a operare in ambito finanziario. Frangenti in cui si compiono scelte, spesso senza avere contezza di ciò che si fa. E arrecando inconsapevolmente un danno consistente al proprio patrimonio.

31/07/2018 | Categorie: Investimenti Firma: Luca Losito