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Ruolo e impatto dell’educazione finanziaria nella società del domani

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Studi di settore riportano che le persone con una migliore educazione economica e finanziaria risparmiano di più e prendono decisioni migliori col proprio denaro.

Secondo una relazione della Fondazione PwC, paesi come la Spagna e l’Italia si trovano in fondo alla classifica in quanto a educazione finanziaria (con un punteggio di 30 su 100), ben lontani dai paesi con valori più alti in materia come il Regno Unito o i Paesi Bassi: questo è un dato problematico. Un altro studio della CNMV (Commissione Nazionale del Mercato dei Valori) afferma, invece, che persone con una migliore educazione finanziaria risparmiano di più e prendono decisioni migliori col proprio denaro.

I vantaggi di una buona educazione finanziaria

Il denaro fa parte del nostro quotidiano, che sia nell’incasso della paga o di una prestazione, le spese, il pagamento dei crediti, l’utilizzo delle carte di credito ecc. per questo, avere consapevolezza ed essere abili nella sua gestione può cambiare la vita del cittadino. L’educazione finanziaria costituisce certamente un vantaggio nel momento della pianificazione della propria economia personale, dei progetti futuri o dello status di vita del presente; insegna che non basta avere un motivo per risparmiare o per arrivare ad ottenere obiettivi di finanza personali o familiari, ma è necessario quale sistema di autocontrollo delle spese per raggiungere dei buoni risultati. Ciò si ottiene realizzando un piano finanziario che abbia alla base conoscenze e abilità nella progettazione e gestione del proprio denaro: in questo l’educazione economica è un validissimo aiuto.

Il principale risultato dell’educazione finanziaria di qualità è quella di generare abitudini corrette oltre che benefici al cittadino, soprattutto su larga scala. Le ricerche a livello internazionale – come quella realizzata dai professori J. Ameriks, A. Caplin, J. Leahy in uno studio intitolato “L’accumulo di ricchezza e la propensione a pianificare” (pubblicato nel 2003) – hanno dimostrato che le famiglie che pianificano le loro finanze riescono ad aumentare la propria ricchezza in media del 20% in più all’anno.

Educazione finanziaria come arma contro le cyber truffe

Un altro dei vantaggi di chi possiede consapevolezza del denaro è quello di poter identificare rapidamente incongruenze o una truffa bancaria e comporta anche una maggiore attenzione nei confronti del proprio denaro e dei dati personali inseriti su internet. Altri vantaggi sono quelli di comprendere quale prodotto finanziario è migliore per le necessità dell’utente o se una banca/impresa di credito e prestito sta imponendo clausole non legali o troppo limitanti.

In generale, quindi, avere consapevolezza – e anche una base di informazione e conoscenze tecnologiche – permette di comprendere i meccanismi delle cyber truffe, aiutando a gestire meglio il denaro, a non accettare condizioni e clausole non favorevoli e a identificare meglio i rischi di una truffa informatica.

Educazione finanziaria e istruzione scolastica: a che punto siamo?

Alla base di tutta questa consapevolezza è fondamentale una buona educazione economica come dichiara anche Dositeo Amoedo González, Presidente dell’Associazione di Educazione e Pianificazione Finanziaria (AEPF), che reputa fondamentale l’inserimento di materie inerenti all’educazione finanziaria all’interno della scuola che debba essere “orientata verso l’abilità e l’aiuto di educatori finanziari professionali per migliorare i risultati”.

Questa la sua preziosa testimonianza: “Nelle scuole si insegnano molte materie importanti e, secondo il Ministero dell’Educazione, all’educazione finanziaria si dedicano in media 2,8 ore alla settimana (approssimativamente il 10% del tempo settimanale), insegnandola in maniera trasversale. Per esempio, le materie correlate con l’economia e la gestione d’impresa – sin dall’insegnamento della scuola secondaria – sono ‘a scelta’, quando invece dovrebbero essere obbligatorie”.

E ancora: “Tutti sappiamo che i risultati che si ottengono in educazione finanziaria non sono soddisfacenti. Crediamo che si dovrebbe fare molto più o farlo in maniera differente perché, forse, il problema si colloca nel modo in cui è strutturato questo tipo di educazione nel nostro sistema educativo”.

Educazione finanziaria
Dositeo Amoedo González, Educatore finanziario e Presidente dell’Associazione di Educazione e Pianificazione Finanziaria (AEPF)

Secondo i dati della relazione del PISA “Il tempo che gli studenti trascorrono a contatto con il contenuto della materia è la chiave per l’apprendimento della stessa”, per cui c’è una chiara correlazione tra le ore dedicate e i risultati (come riflette la relazione della Fondazione PwC). Ecco perché, sempre secondo il Presidente AEPF, si dovrebbe insegnare almeno una materia economica (ad esempio l’economia personale) a partire dalla scuola primaria e fino alla scuola superiore, abbracciando un approccio maggiormente rivolto alla vita quotidiana: “Una materia pratica, prima di tutto, affinché in futuro gli alunni si trasformino nelle persone che devono iniziare ad amministrarsi in maniera cosciente, efficiente e responsabile per loro stessi e per la comunità”.

Il testo integrale dell’intervista a Dositeo Amoedo González è disponibile al seguente link: https://www.eleconomista.es/ecoaula/noticias/11618688/02/22/Dositeo-Amoedo-La-educacion-financiera-se-trata-mas-de-habitos-y-actitudes-que-de-conocimiento-profundos-en-finanzas-.html

Scenari economici e politici: come può influire l’educazione finanziaria?

Gran parte della società si è resa conto, quindi, di quanto sia importante controllare il denaro di cui si dispone, le proprie spese, come poter intervenire per generare ingressi passivi e così via. ancor di più, in questo momento storico di instabilità geopolitiche e di incertezze economiche post-pandemia, con l’inflazione che colpisce il mondo intero, la variabilità dei prodotti finanziari e le quote di conversione. Essendo, la nostra, un’economia globalizzata, sono di più i valori e gli agenti che interferiscono in ogni mercato e in che, in qualche maniera, incidono fino a determinare l’aumento del prezzo di uno specifico prodotto o servizio.

In questo scenario economico, è possibile far rientrare l’educazione economica e finanziaria il cui scopo principale è quello che gli utenti acquisiscano abitudini corrette con il denaro, che pianifichino, che conoscano le tipologie dei prodotti finanziari che possono essergli utili e che imparino a relazionarsi con gli intermediari finanziari. Questa nuova consapevolezza può far sì che il cittadino acquisisca conoscenze, abilità ed atteggiamenti che gli permettano di raggiungere gli obiettivi economici personali e della propria famiglia, definiti e definibili nel ciclo di vita completo e in funzione delle rispettive priorità.

01/03/2022 | Categorie: Economia e Dintorni , Finanza personale Firma: Giulia Panebianco