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Educatori finanziari, Aief e l’aiuto a consulenti e consumatori

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Un’azione dal valore sociale duplice quella dell’associazione degli educatori finanziari

Gli educatori finanziari svolgono una doppia funzione nella società. Da un lato possono ridurre le distanza tra consulenti e consumatori. Dall’altro migliorano la qualità delle scelte economiche fatte dai cittadini. È questo l’impegno con cui Aief (Associazione italiana educatori finanziari) persegue i propri obiettivi offrendo formazione continua ai suoi iscritti

Negli ultimi anni il mondo dei servizi finanziari destinati a persone, famiglie e imprese è cambiato profondamente. L’offerta è sempre più segmentata e specializzata. Il tema dell’educazione finanziaria ha assunto, quindi, un’importanza crescente e sempre più pervasiva. I fenomeni in atto aumentano la complessità nell’orientamento e nelle scelte finanziarie a carico delle persone. Dai risultati di molteplici indagini conoscitive promosse da vari enti come Ocse, Bankitalia, Abi, Consob e Ania, pur senza entrare nello specifico dei numeri riscontrati, emerge chiaramente un dato di fatto. Quello di una scarsa cultura in educazione finanziaria, economica e previdenziale della popolazione italiana.

In questo contesto nasce la figura professionale dell’educatore finanziario. Aief è una libera associazione professionale di categoria che dal 2014 diffonde la cultura dell’educazione finanziaria. Attraverso formazione e promozione di persone preposte all’insegnamento della materia. Al fine di promuovere e tutelare tale figura professionale, Aief ha istituito il primo registro nazionale degli educatori finanziari, per assicurare formazione e aggiornamento continuo ai propri iscritti.

Negli ultimi tempi si sono susseguite e si susseguono una serie di normative e direttive (MiFID, MiFID II, SOLVENCY II, IMD, IDD, ecc.). E i relativi contenuti spesso sono di difficile comprensione, a volte anche per gli addetti ai lavori. Ne è la prova il fatto che noi tutti siamo chiamati ad effettuare formazione di aggiornamento che verte prevalentemente su aspetti normativi e regolamentari.

Tutti gli interventi legislativi hanno lo scopo di regolamentare il mercato e l’obiettivo di massima tutela del consumatore. Dunque è necessario aiutare i cittadini ad avere maggiore conoscenza in materia per aumentare la propria consapevolezza nel fare le scelte corrette nel periodo giusto della propria vita. In questo modo non assisteremmo più, ad esempio, a un settantenne che acquista una polizza Unit Linked, comparto azionario)

È del tutto evidente che un’alfabetizzazione finanziaria intesa come maggiore conoscenza della terminologia, degli obiettivi, della fasi del ciclo della vita, non risolvono il problema, ma possono aiutare molto. Ecco quindi che l’educazione finanziaria – promossa nelle scuole, nelle famiglie, tra i lavoratori, migliorando la cultura al risparmio, all’economia, alla protezione, alla previdenza – può contribuire dal “basso” ad avvicinare il mondo dell’offerta e della domanda. E a migliorare i rapporti tra i vari “attori” del mercato.

Rilevando questa esigenza, Aief opera nella convinzione che l’educazione finanziaria sia una leva strategica per contribuire allo sviluppo delle persone e, quindi, della nostra comunità e dell’intero sistema Paese. Un tema che l’associazione, tra i partecipanti al prossimo PFEXPO, approfondirà nel corso del nostro evento giovedì 20 settembre a Roma.

18/09/2018 | Categorie: Economia e Dintorni , Mondo consulenti Firma: Luca Losito