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Economia circolare, Italia in vetta per recupero di materia prima

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Ottimo risultato per il Bel Paese, che si mostra all’avanguardia nella sostenibilità

Tra i grandi Paesi europei, l’Italia è quello con la quota maggiore di recupero di materia prima nel sistema produttivo, con una quota pari al 18,5%. Il Bel Paese infatti, con 256,3 tonnellate per milione di euro prodotto, è il più efficiente tra i grandi Paesi europei nel consumo di materia dopo la Gran Bretagna (che impiega 223,4 tonnellate di materia per milione di euro).

In dieci anni l’Italia è riuscita a dimezzare il proprio consumo di materie prime, facendo molto meglio rispetto alla Germania che, oggi, impiega 423,6 tonnellate di materia per milione di euro. Siamo anche secondi per riciclo industriale, con 48,5 milioni di tonnellate di rifiuti non pericolosi avviati a recupero (dopo i tedeschi con 59,2 milioni di tonnellate, ma prima di Francia, 29,9 t.; Regno Unito, 29,9 t. e Spagna, 27 t.). Un recupero che fa risparmiare energia primaria per oltre 17 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio all’anno, ed emissioni per circa 60 milioni di tonnellate di CO2.

All’economia circolare è dedicato il pacchetto di provvedimenti approvato lo scorso 20 aprile dal Parlamento europeo. Secondo gli obiettivi del piano, la quota di rifiuti urbani da riciclare dovrà passare dall’attuale 44% al 55% nel 2025, fino al 65% nel 2035. Entro il 2035 non più del 10% dei rifiuti potrà essere smaltito nelle discariche (in Italia è al 28% per il 2016).

06/12/2018 | Categorie: Economia e Dintorni Firma: Redazione