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Deiana: “Costruire un percorso subito per il futuro previdenziale”

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“Occorre costruire un percorso subito se non vogliamo avere effetti negativi domani”. Così Angelo Deiana,  presidente di Confassociazioni ha parlato in merito al sistema previdenziale italiano, in occasione della conferenza annuale della Confederazione delle Associazioni Professionali “Fare previdenza nell’era delle reti” che si è svolta oggi nella sede della CCIAA di Roma, il Tempio di Adriano.  

Secondo Deiana è necessario coniugare redditività, sostenibilità e solidità del nuovo modello di previdenza per equilibrare gli effetti indiretti della globalizzazione. “Tutto ciò che viene messo in atto per la previdenza, in questo periodo, sarà realtà concreta entro trenta anni”, puntualizza il presidente.

Ma è ancora utile continuare con un welfare state quale quello attuale?  “No – ha risposto il numero uno di Confassociazioni –  perché non è più in grado di sostenere le prestazioni in corso a causa del nostro debito pubblico”.
La strada da percorrere allora è un’altra. “Due elementi per partire potrebbero essere: non demonizzare più la finanza e sbloccare il nostro patrimonio illiquido, visto che siamo tra i Paesi con maggiori proprietà immobiliari. E – ha continuato – tra le possibili misure da mettere in atto, il combattere il lavoro nero e affidare i dovuti controlli per il recupero crediti”. Un vero mondo di mezzo perché il mancato versamento dei contributi all’INPS è un reato punito anche penalmente. Non è purtroppo un deterrente, sia per i mancati versamenti del nero personale (tutti i lavori regolati in contanti tra persona e persona che quasi sempre sfuggono ai calcoli Istat) e del “nero stagionale” (quello legato al turismo o ai periodi di raccolta in agricoltura).

“In sintesi, si tratta di fare da una parte una spending review intelligente e dall’altra di costruire un welfare sociale”, ha dichiarato Deiana, che poi ha concluso dicendo: “Il problema non è prevenire il diluvio ma costruire l’arca. Cosa che ci siamo fissati come obiettivo noi di Confassociazioni, dal momento che in questi tre anni abbiamo messo insieme 241 associazioni che rappresentano 440mila professionisti e 120mila imprese”. 

  

06/07/2016 | Categorie: Finanza personale Firma: Redazione