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Daniel Kahneman

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Daniel Kahneman (Tel Aviv, 5 marzo 1934) è uno psicologo israeliano, vincitore, insieme a Vernon Smith, del Premio Nobel per l’economia nel 2002 «per avere integrato risultati della ricerca psicologica nella scienza economica, specialmente in merito al giudizio umano e alla teoria delle decisioni in condizioni d’incertezza».

Le ricerche di Daniel Kahneman permisero di applicare la ricerca scientifica nell’ambito della psicologia cognitiva alla comprensione delle decisioni economiche.
Collaborò per anni assieme con Amos Tversky, dimostrando tramite brillanti esperimenti che i processi decisionali umani violavano sistematicamente alcuni principi di razionalità, mentre le teorie microeconomiche assumono che il comportamento degli agenti decisionali siano razionali e finalizzati ad una massimizzazione dell’utilità.

Nella comunità scientifica è noto per essere il secondo psicologo (il primo è stato Herbert Simon nel 1978) ad aver ottenuto il Premio Nobel in economia.
Professore all’Università di Princeton, è uno dei fondatori della finanza comportamentale.
Gli studi di Kahneman hanno permesso di utilizzare la psicologia cognitiva per comprendere le decisioni economiche, gettando le basi per lo sviluppo di una materia interdisciplinare che prende il nome di economia cognitiva.

Utilizzando alcuni brillanti esperimenti Daniel Kahneman ha dimostrato come gli esseri umani, al momento di prendere una decisione, violano sistematicamente alcuni principi razionali, mentre le teorie macroeconomiche si basano sulla razionalità degli agenti decisionali. L’economia cognitiva, al contrario di quella neoclassica, tiene conto di come tutti gli operatori economici (risparmiatori, consumatori, professionisti ma anche imprenditori) possano commettere degli errori provocati, in maniera sistematica e quindi prevedibile, dall’irrazionalità della mente umana.
 

  

10/11/2013 | Categorie: Nozioni e personaggi Firma: Redazione