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Crisi finanziaria: cosa ne pensano gli italiani?

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Da un recente sondaggio realizzato da Ipsos Pa per Condè Nast emerge come l’acuirsi della crisi finanziaria e le difficoltà di molti istituti bancari anche in europa abbiamo portato alla sfiducia i cittadini italiani.

Lo spettro del fallimento della propria banca inizia a insinuarsi nelle certezze di un italiano su quattro, al 25% degli intervistati ammonta infatti la quota degli intervistati che dichiarano di fidarsi poco o nulla della solidità del propri istituto di credito (e solo il 16% ha risposto “molto”). Questa quota di “sfiduciati” raggiunge addirittura il 45% fra i piccolissimi imprenditori, gli artigiani, i commercianti al dettaglio, insomma tutti coloro per i quali, spesso, il conto corrente dell’azienda è un tutt’uno con quello personale.

Neppure le rassicurazioni giunte dal governo sul fatto che “gli italiani non perderanno neppure un euro” sembrano aver convinto (si consiglia in merito la lettura dell’articolo “La soluzione europea alla crisi:quali analogie con Bretton Woods?”). Ne sono fiduciosi meno della metà degli italiani (46%) soprattutto fra professionisti, dirigenti e lavoratori autonomi mentre la “famosa” classe media, ed ancor più i ceti medio-bassi, fatta da impiegati, dipendenti e operai vede accrescere i propri dubbi e le proprie preoccupazioni.

Crisi senza fine? Fortunatamente no! Solo il 12% (cifra comunque significativa) degli intervistati, difatti, prende in considerazione l’ipotesi di ritirare tutti i risparmi dalle banche mentre ben il 70% ritiene che in questa situazione sia meglio stare alla finestra ed attendere che la fase più acuta della crisi sia passata.

22/10/2008 | Categorie: Il caso della settimana Firma: Jonathan Figoli