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Coronavirus e spese d’assalto:
è l’irrazionalità dei clienti

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Gli episodi di cronaca si sono verificati in tutta Italia

L’emotività regna sovrana

Il Coronavirus ha segnato un’improvvisa età dell’oro per i supermercati. Partiti dalla Lombardia, prima regione interessata dai contagi, gli assalti agli scaffali si sono ripetuti senza sosta (e senza logica) in tutta Italia. L’episodio è solo l’ennesima dimostrazione di quanto l’emotività pesi nelle scelte dei clienti: un segnale che per i consulenti più attenti significa ampie praterie di azione, nell’ottica degli investimenti.

La lezione ai consulenti

Di fatto, oggi, un professionista che incentra la relazione con l’investitore solo sui dati e sui rendimenti, sta perdendo una grandissima occasione. Quella di far leva sui fattori emotivi, quelli che dal weekend hanno spinto milioni di persone ad acquistare qualsiasi cosa commestibile nei supermercati, solo perché la minaccia di un virus gli ha fatto immaginare chissà quali scenari apocalittici (come se in Italia non esista il servizio di spesa online o sia verosimile che si esauriscano le scorte alimentari).

Gli spunti futuri

L’emergenza Coronavirus potrà diventare un prezioso caso di studio per chi si occupa di analisi dei comportamenti. E tutto questo produrrà nuovi spunti utili per quei consulenti che capiranno quanto oggi la loro svolta professionale possa passare proprio dal predisporre un approccio serio alla finanza comportamentale. Una materia che può spiegare anche le decisioni più sorprendenti. Come gli assalti all’Esselunga.

26/02/2020 | Categorie: Mondo consulenti Firma: Luca Losito