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CONVERGENZA tecnologica, opportunità per banche

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“Nel mondo di oggi, quando si pensa alle banche si pensa ai non performing loans, alla enorme massa di crediti non esigibili che vanno ad appesantirne i bilanci. In realtà, secondo noi c’è una sfida ancora più rilevante, che è quella della trasformazione digitale, che va a cambiare modelli di business, architettura di punti di contatto e persino la catena del valore del mondo bancario e dei servizi assicurativi”. Questo il commento di Giuliano Noci, ordinario di marketing alla School of Management del Politecnico di Milano, a margine della presentazione della ricerca elaborata dalla School of Management del Politecnico di Milano in collaborazione con EY, relativa alla convergenza cross industriale, che identifica le macro tendenze di mercato. 

Dal report emerge come la ricerca di nuove leve di crescita e lo sviluppo di nuove tecnologie stiano spingendo diverse industries verso la convergenza. Secondo Filippo Mastropietro, partner EY responsabile digital advisory financial services Italia, “l’industry disruption attuale è frutto di un’evoluzione congiunta di tecnologie, bisogni dei clienti e nuovi player alternativi che entrano nel mercato”. I consumatori, infatti, sempre più digitali sia nella fruizione di contenuti sia nel processo di acquisto, sono alla ricerca di prodotti e servizi personalizzati per le loro specifiche esigenze. 

Non fa eccezione il settore finanziario, per il quale viene richiesto lo stesso livello di customer experience dai propri fornitori di servizi finanziari, siano essi istituti bancari o altre aziende operanti in settori differenti che hanno introdotto l’offerta di servizi finanziari. 
Inoltre, la velocità con cui i diversi settori stanno evolvendo, innovando e “convergendo” è impressionante: per esempio, si stima che entro il 2030 le 750 città più grandi del mondo produrranno oltre il 60% del Pil globale. Le Smart Cities saranno tecnologicamente avanzate, connesse e pronte alle sfide economiche, sociali e ambientali che via via si proporranno. 

La convergenza creerà nuovi mercati e opportunità per banche, compagnie assicurative, aziende e pubbliche amministrazioni per crescere e competere in un mondo connesso, dove la relazione cliente-fornitore continuerà a essere al centro di nuovi modelli di business “digitally enabled”. “L’industry convergence è una grande opportunità per le banche, almeno per quelle che sanno governare il cambiamento e hanno un mindset digital per fare business – è il parere di Marco Giorgino, ordinario di Finanza e Risk management e direttore scientifico dell’Osservatorio digital finance alla School of Management del Politecnico di Milano – La banca è un operatore di sistema che interagisce con molti comparti dell’economia e con una relazione fiduciaria ancora molto buona. Saper governare e integrare soluzioni diverse da far convergere per servire in modo più veloce e con maggiore qualità il cliente farà la differenza”. 

Si stanno materializzando, infatti, diversi modelli di industry convergence. Un modello di business diffuso è l’industry expansion che prevede lo sviluppo da parte di un’azienda appartenente ad un’industry di un prodotto/servizio tipico di un’altra industry. Un altro modello prevede, invece, una partnership di due aziende appartenenti a industry diverse che mettono a fattor comune i rispettivi servizi, integrandoli, per offrire un’experience di eccellenza ai propri clienti. Qualsiasi sia il modello di convergence, le aziende creano e propongono sempre di più servizi e innovazioni che le aiutano a esplorare opportunità al di fuori del proprio core business. Anche la ricerca di talenti o di top executive, che in passato era tipicamente focalizzata all’interno dell’industry di riferimento, oggi sempre di più si sposta su altre industry attigue o sinergiche, in una logica appunto di convergenza. 

L’industry convergence deve tener conto di aspetti importanti quali: la regolamentazione, che può rappresentare un forte ostacolo alla convergence, se non opportunamente indirizzata, soprattutto in alcune industry (es banche e assicurazioni); la qualità del servizio offerto, che può essere compromesso a fronte dell’offerta di numerosi prodotti/servizi nel tentativo di cogliere i bisogno dei clienti più ampi e il focus sulla relazione con il cliente contro il focus sulla specializzazione di prodotto. Tali implicazioni portano necessariamente a fare delle scelte di posizionamento chiare delle aziende in un percorso di industry convergence.  

12/05/2017 | Categorie: Economia e Dintorni Firma: Redazione