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Consulenza, il futuro della professione al PFEXPO

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Approfondimento sul futuro della consulenza con Scolari (Ascosim), il 26 settembre al PFEXPO di Roma

 

Cambiamenti nel mondo della consulenza. Il 3 gennaio 2018 entrerà in vigore la nuova direttiva MiFID II che disciplina i servizi finanziari e di investimenti in tutti gli Stati membri dell’Ue. Una delle principali innovazioni contenuta nella nuova regolamentazione riguarda il servizio di consulenza finanziaria, più precisamente in materia di investimenti, per il quale sono previsti importanti cambiamenti.

Cosa succederà nei prossimi mesi? Massimo Scolari, presidente di Ascosim, anticipa a MyAdvice-ProfessioneFinanza parte dell’intervento che terrà il 26 settembre, al PFEXPO di Roma, all’interno del corso di formazione “Quale sarà il futuro della professione? Sharing di idee in modalità esperienziale e world cafè”, in sala professionisti, al Centro Congressi Roma Eventi – Fontana Trevi, dalle 12.15 alle 13.30 (clicca qui per iscriverti all’evento).

“In primo luogo viene introdotta una tipologia di consulenza su base indipendente che prevede l’obbligo di prendere in considerazione, ai fini delle raccomandazioni di investimento alla clientela, un’ampia e diversificata gamma di strumenti finanziari; in secondo luogo sarà preclusa, per chi svolge questa tipologia di consulenza, ogni forma di remunerazione mediante commissioni pagate da emittenti o gestori di prodotti finanziari.
Si realizza in questo modo una netta separazione tra il servizio di consulenza in materia di investimenti e la vendita, distribuzione o collocamento di strumenti finanziari che normalmente prevedono meccanismi di remunerazione mediante corresponsione di commissioni da parte delle società prodotto alle reti di vendita.

Con l’entrata in vigore della nuova direttiva è previsto anche l’avvio della piena operatività dell’Albo unico dei consulenti finanziari, con l’apertura delle nuove sezioni dedicate ai consulenti finanziari autonomi e alle società di consulenza finanziaria.
Dopo molti anni di attesa anche i consulenti finanziari indipendenti, sia in forma di persona fisica che di società, potranno svolgere la propria attività di consulenza nel rispetto delle regola previste per il settore, sostanzialmente equivalenti a quelle della direttiva MiFID II, e sotto la vigilanza dell’Organismo di Vigilanza e di tenuta dell’Albo Unico dei Consulenti Finanziari (Ocf).
L’ingresso sul mercato dei consulenti autonomi e lo sviluppo della consulenza su base indipendente porterà a un aumento della concorrenza nei confronti dei tradizionali operatori del mercato, banche e promotori finanziari (ribattezzati consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede).

Le nuove disposizioni contenute nella direttiva MiFID II in tema di maggiore trasparenza dei costi e oneri applicati alla clientela sui servizi e sugli strumenti finanziari consentiranno un’ulteriore spinta verso la competizione tra i diversi soggetti che offrono consulenza finanziaria con benefici a favore della clientela.

I cambiamenti che interesseranno la gestione dei patrimoni saranno inoltre influenzati dalle nuove tecnologie mediante le quali verranno forniti ai clienti servizi sempre più basati su sistemi digitali e automatizzati. Le applicazioni di intelligenza artificiale all’attività di consulenza finanziaria cominciano a muovere i primi passi ed è prevedibile che possano portare a una profonda trasformazione dei rapporti con il cliente e del contenuto stesso dei servizi.

Molti cambiamenti dal lato dell’offerta dei servizi di consulenza dovranno essere accompagnati da una contestuale crescita della cultura finanziaria dei risparmiatori e degli investitori. Il recente avvio dell’Agenzia nazionale per l’educazione finanziaria costituisce un primo passo per recuperare il rilevante gap nelle conoscenze in materia economiche e finanziarie dei risparmiatori italiani rispetto agli standard internazionali”.

 

25/08/2017 | Categorie: Mondo consulenti Firma: Stefania Pescarmona