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Consob, strigliata al risparmio gestito: “Trasparenza, subito”

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Entro il 31 marzo l’Autorità chiede l’invio dei prospetti conformi alla MiFID II

E alla fine arrivò il duro richiamo della Consob, che ha chiesto al settore il rispetto della nuova disciplina Mifid II sulla trasparenza dei costi degli investimenti. E l’Autorità lo vuole da subito: sin dai prospetti da inviare entro il 31 marzo. Rispedendo così al mittente le richieste che il settore aveva fatto, e di cui avevamo parlato in precedenza, tramite le associazioni di categoria. Quesiti che in realtà sembravano più orientati a temporeggiare e a rimandare la trasparenza dei costi ai clienti.

La Consob, in particolare, “richiama l’attenzione degli intermediari sull’osservanza della normativa vigente. I presidi adottati per la trasparenza ex ante ed ex post, aggregata e disaggregata, sui costi e gli oneri connessi alla prestazione di servizi di investimento e accessori e agli strumenti finanziari dovranno essere compiutamente illustrati nella prossima “Relazione sui servizi”[3] da trasmettere alla Consob entro il 31 marzo”.

Dunque, dopo la strigliata dell’Autorità, bisognerà vedere come reagirà il mondo del risparmio gestito. Perché, sul punto preciso la Consob è stata chiara: “Se l’intermediario distributore ritiene di non essere in grado di ottenere informazioni sufficienti sui prodotti offerti per adempiere ai propri obblighi nel quadro della MiFID II, dovrebbe, nell’ambito delle proprie scelte di product governance, evitare di inserirli nella propria gamma prodotti”. O rendiconti, o sei fuori.

05/03/2019 | Categorie: Investimenti , Mondo consulenti Firma: Luca Losito