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Confronto acceso tra America e Cina in tema di rivalutazione dello yuan.

Lo scambio di accuse tra America e Cina non sembra arrestarsi. Barack Obama ritiene l’interscambio commerciale tra le due Superpotenze troppo sbilanciato a favore della Cina a causa di uno yuan tenuto artificialmente basso contro il dollaro. Di tutt’altro avviso il ministero degli Esteri cinese, che ritiene "ragionevole" l’attuale rapporto yuan/dollaro. Secondo Obama la Cina usa la leva valutaria per disincentivare le esportazioni americane ed abbassare il prezzo dei prodotti cinesi.
Le ultime decisioni USA di tornare a vendere armi a Taiwan e l’annuncio del prossimo incontro tra Obama e il Dalai Lama, hanno tuttavia innervosito la Cina, che così ignora l’appello di Obama di intervenire sul cambio Yuan-Dollaro.
Il Riequilibrio dell’interscambio commerciale, voluto anche dall’Europa, sembra in ogni caso dipendere solo dalla volontà cinese, visto che la Cina è il primo sottoscrittore al mondo di titoli di stato americani e che i fondi sovrani e le aziende cinesi intrattengono sempre più spesso rapporti e investono in aziende europee.
Non resta che attendere l’evoluzione della situazione sapendo che Obama non sembra avere alcuna intenzione di fare retromarcia, se non altro per interessi elettorali, data la prossimità delle elezioni di "metà mandato" nel mese di novembre.

04/02/2010 | Categorie: Economia e Dintorni Firma: Denise Tagnin