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Conflitto Russia-Ucraina e il nuovo volto dell’economia mondiale

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La guerra tra Russia e Ucraina andrà a ridisegnare il volto dell’economia mondiale già profondamente rivoluzionata dalla pandemia.

“Rimango ottimista per il futuro e continuo a credere che le nostre azioni collettive oggi possano fare una differenza significativa negli anni a venire” – queste le parole di Larry Fink, CEO di BlackRock, contenute nella Lettera per l’anno 2022 inviata agli Amministratori Delegati di tutte le aziende nelle quali ha investito. Nella consueta comunicazione annuale ai suoi AD, il proprietario del colosso finanziario statunitense si è focalizzato su alcuni aspetti che andranno a ridisegnare gli assetti dell’economia mondiale, soprattutto all’indomani del conflitto tra Russia e Ucraina.

I tre grandi cambiamenti nell’economia mondiale secondo Larry Fink

È ormai noto a tutti che la guerra in Ucraina andrà a cambiare ulteriormente un’economia già profondamente rivoluzionata dalla pandemia. Secondo Larry Fink – CEO di BlackRock, il più grande asset manager globale – i mutamenti più rilevanti saranno essenzialmente tre:

  1. La fine della vecchia globalizzazione.
  2. L’accelerazione nell’adozione delle valute digitali.
  3. La rinnovata spinta verso la transizione energetica.

Secondo Fink, prima il Covid e adesso il conflitto che sta coinvolgendo l’Ucraina nell’est-Europa, hanno posto fine alla globalizzazione come l’abbiamo conosciuta fino ad ora. Le filiere produttive, infatti, si stanno accorciando e continueranno a farlo; questo fenomeno andrà a erodere i margini delle aziende e genererà un’ulteriore pressione sull’inflazione.

Guerra e mercati finanziari: i nuovi conflitti nell’era dell’economia globalizzata

Le azioni, le sanzioni e le reazioni dei mercati di queste ultime settimane hanno dimostrato come le guerre ormai si giochi più sul campo dell’economia che non su quello di battaglia. Si è vista la capacità del mondo economico di agire in modo compatto contro la Russia, andando nel concreto ad escluderla dai mercati dei capitali globali; ciò a dimostrazione dell’impegno delle grandi aziende a operare coerentemente con i valori globali per la definizione del loro dovere fiduciario.

“Questa ‘guerra economica’ mostra cosa possiamo ottenere quando le aziende, supportate dai loro stakeholder, si uniscono di fronte alla violenza e all’aggressione”, continua ancora Fink. Un’azienda, infatti, non è un soggetto isolato ma fa parte di una comunità e solo tenendo in considerazione (e avendo a cuore) questa “community” potrà portare valore anche agli azionisti.

A proposito del conflitto in Ucraina, il numero uno di BlackRock ha poi spiegato che il Gruppo si è mosso rapidamente per sospendere l’acquisto di qualsiasi titolo russo nei portafogli attivi o indicizzati. Nelle ultime settimane, in un confronto con le innumerevoli parti interessate (inclusi clienti e dipendenti) si è cercato di capire cosa si potrebbe fare per impedire che il capitale venga distribuito in Russia. Tuttavia, l’impatto della guerra non sarà limitato all’Europa Orientale e il riverbero si sentirà per i prossimi decenni, ma è ancora difficile da prevedere.

Guerra Russia-Ucraina ed economia mondiale: la corsa verso le valute digitali

Il conflitto in Ucraina, secondo il CEO di BlackRock, porterà anche un’altra conseguenza: l’accelerazione dei governi verso l’adozione delle valute digitali.

Lo scontro tra Russia e Ucraina, secondo Fink, spingerà i Paesi a rivalutare le loro dipendenze valutarie. Già prima della guerra, diversi governi stavano cercando di svolgere un ruolo più attivo nelle valute digitali e definire i quadri normativi in base ai quali operano. La FED (Banca Centrale statunitense) ha recentemente lanciato uno studio per esaminare le potenziali implicazioni di un dollaro digitale statunitense; allo stesso modo, anche la BCE ha intenzione di recuperare il terreno perduto nei confronti della Cina ed è determinata a varare la versione digitale dell’euro. Ma quali potrebbero essere i vantaggi?

Un sistema di pagamento digitale globale, progettato con cura, può migliorare il regolamento delle transazioni internazionali riducendo il rischio di riciclaggio di denaro e corruzione. Le valute digitali possono, inoltre, aiutare a ridurre i costi dei pagamenti transfrontalieri (ad esempio quando i lavoratori espatriati restituiscono i guadagni alle famiglie). Il Money Manager di BlackRock ha già ha aperto a una valutazione diretta dell’azienda statunitense verso l’uso sia delle valute digitali e delle stablecoin che delle tecnologie sottostanti, in quanto ha rilevato un crescente interesse da parte dei clienti.

Guerra Russia-Ucraina, economia mondiale e finanza sostenibile

Infine, Larry Fink torna su uno dei temi che vede BlackRock in prima linea: la Finanza Sostenibile. Sul breve termine, la guerra in Ucraina rallenterà il percorso verso le emissioni net-zero di anidride carbonica poiché molti Paesi saranno costretti ad aumentare il consumo di carbone nei prossimi mesi. Ma sul lungo termine, quanto accaduto in Ucraina porterà ad un’accelerazione della transizione energetica.

Per far ciò, secondo il CEO di BlackRock, è necessario che scendano in campo le politiche pubbliche finalizzate all’adozione “un approccio più olistico e a lungo termine al fabbisogno energetico mondiale”. Questo comporterà per i responsabili politici europei la promozione di investimenti in energie rinnovabili quale componente importante nella sicurezza energetica: “I Paesi che non dispongono di proprie fonti di energia dovranno finanziarle e svilupparle, il che per molti significherà investire nell’energia eolica e solare”, afferma Fink.

Ma non solo, tra le altre sfide dovute all’aumento della domanda di fonti di energia rinnovabili e dell’uso di tecnologie pulite, sarà da considerare quanto questo impatterà sulle materie prime da cui dipendono le fonti di energia e tecnologia verdi. Sarà, inoltre, fondamentale accelerare gli investimenti in infrastrutture a sostegno di un maggior uso di energia e tecnologia green.

Guerra Russia-Ucraina e crisi sanitaria: gli effetti sull’economia e sul tasso di povertà mondiale

Il momento storico che stiamo vivendo è un punto di svolta che non sarà privo di conseguenze nel lungo periodo. Attualmente le stime non sono delle migliori né tantomeno prevedibili – come rilevato da governatore di Banca d’Italia, Ignazio Visco in una recente conferenza dal titolo “Incontri su Economia e Società, Disuguaglianze e democrazia. Quale futuro per un capitalismo democratico?”. Nel corso dell’incontro, Visco ha espresso le sue preoccupazioni sui futuri assetti di economia e finanza internazionali, parlando di pandemia, diffusione di nuove tecnologie e accorciamento delle catene globali di valore.

Le conseguenze dovute alla guerra in Ucraina e all’emergenza sanitaria, secondo il governatore di Banca d’Italia, avranno eco anche sul tasso di impoverimento: si stima che, entro la fine dell’anno, ci saranno oltre 100 milioni di persone che torneranno in stato di povertà estrema. Tutti questi elementi non potranno che rallentare i progressi dell’ultimo decennio; per non vanificarli – come già rilevato Larry Fink nella lettera annuale agli AD delle sue aziende – è necessario che ci sia un rilevante e immediato intervento istituzionale e un coordinamento anche a livello di cooperazione internazionale.

31/03/2022 | Categorie: Economia e Dintorni , Il caso della settimana Firma: Redazione