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Come avvicinare il cittadino alla finanza: workshop a St. Vincent

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Le ipotesi degli esperti a confronto nella prima edizione dell’incontro promosso dal Centro Studi Borgogna e dall’agenzia di comunicazione Weber Shandwick

Sarà forse un caso ma, proprio durante la giornata mondiale dell’alfabetizzazione, si è tenuto a Saint Vincent il 1° Workshop multidisciplinare del diritto organizzato dal Centro Studi Borgogna e dall’agenzia di comunicazione Weber Shandwick. A fianco degli altri tavoli di lavoro dedicati alle tematiche di Diritto e Salute, Diritto e Ambiente e Diritto e Sport, importanti esperti del settore finanziario si sono incontrati per discutere su quali attività possano essere messe in atto insieme ai legislatori per avvicinare il cittadino al mondo della finanza.

E se il 47 per cento degli italiani, pur sapendo leggere e scrivere, risulta essere un analfabeta funzionale in quanto non riesce a comprendere le informazioni e a interpretare la realtà, in ambito finanziario questo dato non può che aumentare. Ed è proprio alla luce di tale considerazione che questo primo appuntamento di  confronto fra esperti del settore appare ancora più importante e permeato di finalità decisive: creare e diffondere un rapporto più fluido e trasparente fra il settore finanziario e i risparmiatori e investitori finali.

Fra i punti chiave che verranno presto proposti all’attenzione delle istituzioni, il tema della semplificazione normativa è stato il primo affrontato. Il tavolo di lavoro ha individuato nella coerenza dei termini utilizzati e nella proposta di esempi pratici, il modo migliore per aiutare il legislatore a darsi l’obiettivo di rendere consapevole al cittadino lo spirito e l’essenza delle norme che regolano il complesso settore della finanza. Questa consapevolezza è da portare al cliente prima di qualsiasi proposta o analisi delle esigenze.

“In Italia manca la consapevolezza dei ruoli, serve una maggior definizione dei mestieri per far comprendere al cittadino che il sistema finanziario non è più solo banco-centrico” afferma Giovanni Pesce, esperto di economia e finanza che sottolinea anche come occorrerebbe rendere trattabile e negoziabile ogni strumento finanziario per migliorare la trasparenza a favore dell’investitore. Il coordinatore del tavolo diritto e finanza, Massimo Giacomelli, noto consulente finanziario, sottolinea come sia importante consentire al cliente finale di identificare il corretto interlocutore a cui affidare la gestione del proprio patrimonio finanziario. In quest’ambito – sottolinea Giacomelli è doveroso nobilitare agli occhi del cittadino italiano la figura del consulente finanziario, attualmente l’unica figura professionale che ha dimostrato le sue competenze tramite il superamento di un esame pubblico, facendo della relazione positiva con il proprio cliente la propria attività principale”

“Oggi più che mai, per chi si relaziona con la clientela, oltre alle competenze tecniche, è fondamentale lo sviluppo delle cosiddette soft skill” – aggiunge Riccardo Baccaro, Founder & Ceo di Cafè Recru, mettendo in luce che bisognerebbe definire dei criteri di accesso alla professione tramite un’attenta definizione dei ruoli per una vera e propria specializzazione del mestiere.

“Questo consente anche di strutturare al meglio il processo di consulenza fatta a favore del cliente, un processo fatto di professionisti competenti nelle proprie aree operative coordinati dalla figura del relationship manager che deve rivestire un ruolo sempre più importante e stabile nell’offerta consulenziale rivolta al cliente finale” è la considerazione sul tema di Marco Bernasconi, Principal di Exton Consulting.  “Un relationship manager che deve fare della capacità d’ascolto la sua caratteristica fondamentale” precisa Andrea Piombo, Esperto di finanza e Financial Advisor di Deutsche Bank

La discussione del team degli esperti di lavoro si è poi concentrata sul tema della corretta comunicazione che deve essere fatta a favore del cliente. “Occorre che le autorità di vigilanza, anche chiedendo un ulteriore contributo economico ai soggetti vigilati, definiscano un albo di aziende superpartes, non collegate agli intermediari finanziari o alle associazioni che li rappresentano, con cui organizzare iniziative formative sul territorio” è l’analisi di Carlo Martigli, autore, conferenziere ed esperto di finanza

“L’optimum sarebbe non solo riuscire a proporre iniziative superpartes di educazione finanziaria per fornire una maggior consapevolezza al cittadino, possibilmente già a partire dalle scuole superiori,  ma anche consentire ad ogni risparmiatore di individuare, tramite un servizio certificato di incontro fra offerta e domanda di consulenza qualificata, il consulente più competente a cui affidarsi per riuscire a trovare risposta alle proprie specifiche esigenze” la conclusione a cui arriva Jonathan Figoli Founder & Ceo di ProfessioneFinanza e LaMiaConsulenza.it

“Sono davvero entusiasta per i risultati ottenuti dai tavoli tecnici, non soltanto per l’ottimo contributo offerto dal gruppo di lavoro del diritto e finanza, assolutamente specializzato, ma anche per le proposte sviluppate dagli altri gruppi di lavoro. Grandi team di esperti e professionisti che hanno trovato subito la giusta sintonia – afferma l’Avvocato Fabrizio Ventimiglia, Presidente del Centro Studi Borgogna. “Da qui la volontà di dar vita ad un vero e proprio think tank sul diritto, multidisciplinare. Un desiderio, che dopo il confronto i 60 esperti presenti a Saint Vincent, è ormai una certezza – conclude Eleonora Pellegrini de Vera, Executive Vice President di Weber Shandwick.

11/09/2018 | Categorie: Economia e Dintorni Firma: Redazione