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CIR e PIR infrastrutture, l’esperto Rocco a PF: “Rischiano il flop”

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In esclusiva a PF l’esperto Andrea Rocco ha espresso tutti i suoi dubbi sugli strumenti proposti dal governo pentaleghista

Negli ultimi tempi si è parlato molto dei CIR e dei PIR infrastrutture, i due strumenti finanziari che l’esecutivo gialloverde vuole introdurre nel mercato del risparmio gestito. Per capirne di più abbiamo intervistato in esclusiva l’esperto di analisi di mercato e costruzione del portafoglio, Andrea Rocco. L’analista, partner e amministratore di Ecomatica, società di formazione e consulenza, ha espresso molte perplessità sulle caratteristiche strutturali di entrambi i prodotti.

Cosa ne pensa dei nuovi prodotti finanziari che potrebbe varare il governo?

“Sui due strumenti di possibile, prossima introduzione ci sono ancora diversi dubbi interpretativi che non consentono allo stato attuale di esprimersi in modo preciso. Dal punto di vista funzionale, si tratta in entrambi i casi di proposte volte a coinvolgere i risparmiatori in investimenti pubblici infrastrutturali. In questo sembrano richiamare i poco fortunati project bond, che non si sono affermati come il legislatore si attendeva”.

Entrando nel dettaglio, ci dà un giudizio più preciso sui CIR?

“Nello specifico, i Conti Individuali di Risparmio (CIR) ambiscono, attraverso misure di incentivo fiscale, a ripopolare i portafogli delle famiglie italiane di titoli di Stato (la cui quota è oggi molto bassa, inferiore al 10%). La detassazione che pare caratterizzerà lo strumento può essere una leva utile in tal senso, ma da sola difficilmente può bastare per modificare lo stato delle cose, soprattutto alla luce della precaria situazione strutturale di finanza pubblica. La miglior medicina per attrarre investitori su qualsiasi asset è rappresentata da fondamentali solidi e fiducia, ingredienti che sul debito governativo italiano sono latitanti. Rimango scettico”.

E invece sui PIR infrastrutture?

“Per quanto riguarda i PIR infrastrutture, siamo al momento in possesso di insufficienti informazioni per fornire una valutazione completa. Tuttavia, essendo propedeutici a un fine molto specifico e ristretto, la sensazione è che non sia semplice replicare il successo ottenuto dai PIR introdotti dalla Legge di Bilancio 2017″.

11/10/2018 | Categorie: Investimenti Firma: Luca Losito