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Certificati, una soluzione per investire in modo alternativo

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Approfondimento su un prodotto finanziario utile come risorsa alternativa per ottimizzare il portafoglio

Un certificato di investimento è uno strumento finanziario emesso da un intermediario finanziario che consente di prendere posizione su un’attività finanziaria sottostante, come per esempio un’azione, oppure un indice azionario, una valuta, una materia prima, un tasso di interesse o ancora un basket di azioni e indici. I certificati possono essere quotati sui mercati regolamentati, e in questo caso, in Italia, i mercati di riferimento sono il SeDeX di Borsa Italiana e l’EuroTLX.

L’obiettivo di questi strumenti finanziari è quello di rispondere alle esigenze dei differenti profili rischio-rendimento degli investitori, nei diversi contesti di mercato. A seconda della tipologia di certificato selezionato, questi strumenti permettono di sviluppare strategie volte alla diversificazione di portafoglio, traendo beneficio dai rialzi, dalla stabilità o anche dai ribassi dell’attività sottostante.

A seconda della propensione al rischio che caratterizza l’investitore, permettono inoltre di avere diversi tipi di protezione del capitale: da quelli che non la garantiscono fino a quelli che la garantiscono in modo totale. In base alle caratteristiche specifiche e della protezione del capitale offerta all’investitore, Acepi, l’Associazione italiana certificati e prodotti di investimento, suddivide i certificati in 4 categorie: certificate a leva; certificate a capitale protetto; certificate a capitale condizionatamente protetto; certificate a capitale non protetto.

I redditi generati dai certificati vengono trattati come redditi diversi e per questo sottostanno all’applicazione della tassazione del 26% sul capital gain con possibilità di compensazione delle minusvalenze maturate entro il quarto anno antecedente. Anche i premi o bonus eventualmente corrisposti durante la vita dei certificati sono riconosciuti come “redditi diversi di natura finanziaria” e possono essere impiegati per compensare le eventuali minusvalenze pregresse generate anche da altre tipologie di investimenti.

10/08/2018 | Categorie: Investimenti Firma: Redazione