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Brexit, slitta al 31 ottobre: accordo per la proroga
Slitta l’uscita dell’Uk dall’Unione europea
Niente Brexit prima del 31 ottobre. Ue e governo britannico trovano l’intesa: proroga di sei mesi accordata agli inglesi. Ma la premier May deve ancora raggiungere un accordo interno sulle modalità di uscita. Entro quella data il Regno Unito dovrà scegliere tra l’accordo Brexit, la revoca del processo di uscita oppure l’ipotesi più deleteria del no-deal.
Il mancato accordo sarebbe un salasso anche per l’Italia. Perché, con la redistribuzione dei “danari” che Londra non invierà più a Bruxelles, a Roma potrebbe toccare versare 1,2 miliardi di euro l’anno per tappare il buco. L’Inghilterra, infatti, è seconda solo alla Germania per fondi versati a Bruxelles. Ma la ricaduta, come rilevato dalla Gabanelli sul Corriere, la avvertirebbero anche altri: le imprese che esportano dovrebbero affrontare eventuali dazi e i servizi finanziari potrebbero impoverirsi.
Tornando alla cronaca. Alla fine ha prevalso la linea del dialogo, quella della Merkel, contraria al rigore voluto da Macron (che avrebbe portato rapidamente allo strappo). La May, da par suo, si augura che l’Inghilterra non sprechi il tempo e l’ulteriore occasione ricevuta: “”Saremmo potuti uscire a gennaio – dice – ma il Parlamento ha votato contro. Adesso dobbiamo lavorare perché l’accordo venga approvato”, continua annunciando altri incontri immediati con l’opposizione laburista di Corbyn.