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Bitmain, i minatori di bitcoin entrano in borsa

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Pronto alla quotazione sul mercato di Hong Kong il colosso del mining di cryptovalute

Unti, affaticati, a centinaia di metri sotto il suolo. Una volta, i minatori, ce li saremmo immaginati così. Oggi, invece, quelli che minano bitcoin sono astuti programmatori informatici dall’aspetto decisamente diverso, e si preparano a sbarcare in borsa. Il loro capostipite, Jihan Wu, CEO di Bitmain, colosso cinese del mining di cryptomonete, vuol entrare in quella di Hong Kong. Una prova importante per tutto il settore delle valute digitali, con il giudizio degli esperti che resta ancora critico.

La compagnia leader al mondo tra i minatori di bitcoin si prepara dunque a sondare il terreno quotandosi in borsa. Una scelta forte, anche perché arriva dopo mesi in cui le cryptovalute hanno subito un notevole crollo del valore di mercato. Sarà un test utilissimo per capire se gli investitori istituzionali siano ancora entusiasti di questa novità o se l’euforia di fine 2017 sia ormai definitivamente svanita. Anche se non è ancora detto che l’operazione vada a buon fine.

Di fatti, nonostante Bitmain abbia già presentato tutta la documentazione per l’ingresso in borsa, l’ultima parola spetterà alle autorità cinesi, che hanno recentemente varato una stretta regolatoria sulle cripto. In ogni caso i risultati dell’azienda sono sotto gli occhi di tutti: passata da un fatturato di soli 137,3 milioni di dollari nel 2015 agli oltre 2.5 miliardi del 2017, registrando un tasso di crescita annuale del 328%. Cifre che i minatori “tradizionali” non hanno mai neanche immaginato.

28/09/2018 | Categorie: Economia e Dintorni , Investimenti Firma: Luca Losito