Bitcoin, i Millennials li preferiscono alle azioni

I giovani investirebbero più volentieri in monete digitali che in azioni

Le criptovalute continuano a far parlare di sé, non solo gli esperti della finanza ma anche i giovani. I Millennials (ossia i nati tra il 1980 e la fine dello scorso millennio) avrebbero fiducia su questi nuovi strumenti di investimento, mentre al contrario, risultano diffidenti verso i mercati azionari. Lo dice una ricerca condotta negli States da bitcoinsportsbook.com. Da vari studi è inoltre emerso che meno di un under 39 su tre investe in Borsa, prediligendo altri asset; delle persone comprese tra i 30 e i 50 anni, la cosiddetta Generation X, è il 51% ad investire in Borsa.

I giovani, come testimonia anche un sondaggio di Swell Investing, sono più predisposti, rispetto alle generazioni precedenti, verso le criptovalute. Sono attratti dalla decentralizzazione. Il tutto a dispetto dell’elevato margine di rischio che il trading sulle valute digitali comporta. L’alta volatilità caratterizza tutto il comparto, si vedano le forti oscillazioni di prezzo del Bitcoin. Questa indagine chiedeva ai Millennials come avrebbero investito 5.000$ in un’unica soluzione. Circa il 12% del campione ha indicato una moneta virtuale, percentuale più alta rispetto ad altre opportunità di investimento e decisamente superiore al 3% ottenuto dalla generazione precedente.

La causa scatenante di questa imprevedibile preferenza sembra essere la grande recessione del 2008. Da quell’anno, si sono volatilizzati 14mila miliardi di dollari. È probabile che gran parte di questi ragazzi americani abbia visto la crisi colpire direttamente i patrimoni dei genitori o dei fratelli maggiori, evento che per un giovane può essere traumatico. E proprio il 2008 segna l’inizio della nascita del Bitcoin come metodo alternativo per scambiare denaro senza passare per i canali bancari, ormai ritenuti inaffidabili.

I figli dello scorcio di millennio sono anche i figli della crisi economica, individui oggi adulti che decidono di non affidare i risparmi ai mercati azionari. L’obiettivo, perseguito attraverso gli investimenti in crypto, è quello di sfruttare le risorse di questi strumenti per dare un nuovo corso, sostenibile, all’economia. Con tutti i rischi che comporta il passaggio a un comparto ancora così poco strutturato e riconosciuto a livello istituzionale.