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BERNANKE: LA RIPRESA PIU’ CAUTA, PREOCCUPA IL MERCATO DEL LAVORO E L’IMMOBILIARE

Alla fine della riunione di due giorni, il Fomc ha dunque deciso di non toccare il costo del denaro e di lasciare invariato anche il tasso di sconto, fermo allo 0,75%. La Fed, pur ribadendo che il tasso sui fed funds restera’ a livelli "eccezionalmente bassi per un periodo di tempo prolungato", secondo gli analisti fino all’anno prossimo, ha usato un linguaggio piu’ cauto, soprattutto per quanto riguarda la solidita’ della ripresa, rispetto a quello usato rispetto alla riunione dello scorso 27 e 28 aprile: le condizioni del sistema finanziario offrono minore sostegno alla crescita, sulla scia della crisi di debito in Europa.
"Le informazioni ricevute dal Fomc da aprile a oggi, suggeriscono che la ripresa sta procedendo e che il mercato del lavoro sta migliorando gradualmente, anche se e’ probabile che il ritmo della ripresa sara’ moderato per un certo periodo", si legge nel comunicato. La decisione non e’ stata tuttavia unanime: il governatore della Fed di Kansas City Thomas Hoenig e’ stato, come gia’ nelle riunioni di gennaio, marzo e aprile, l’unico dei dieci membri del Fomc a dire no. Hoenig ha motivato la propria scelta spiegando che dovrebbe essere tolta dal documento la frase relativa all’impegno a mantenere i tassi bassi "per un periodo prolungato" dal momento che rappresenta un freno alla flessibilita’ di manovra della Banca Centrale. La Fed ha usato toni meno entusiastici anche per quanto riguarda i consumi, limitandosi a segnalare "un incremento", dopo avere parlato in precedenza di "un recente balzo" (in maggio gli americani hanno tagliato le spese in quasi tutti gli ambiti, dall’abbigliamento alle auto, per la prima volta dal settembre 2009). In quello che e’ visto un segnale di debolezza dell’economia, l’inflazione e’ calata ulteriormente negli ultimi mesi rispetto ai gia’ bassi livelli precedenti (in maggio la componente "core", esclusi i generi alimentari e l’energia, dei prezzi al consumo e’ cresciuta appena dello 0,9% rispetto all’anno precedente, il rialzo annuale minore in quasi 45 anni) e "dovrebbe rimanere bassa per un certo periodo".

25/06/2010 | Categorie: Economia e Dintorni Firma: Vincenzo Polimeno