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BCE: tassi invariati, per il mercato non si muoverà per buona parte del 2010

La Bce ha deciso, come previsto, di confermare all’1% il principale tasso di interesse dell’Eurozona e ha indicato di non volere per ora modificare l’orientamento di politica monetaria che, secondo le proiezioni aggiornate su crescita e inflazione, dovrebbe portare nella seconda meta’ del 2010 di nuovo a tassi di crescita positivi nell’Eurozona. Come gia’ anticipato dagli esperti, i tecnici dell’Eurotower hanno drasticamente tagliato la stima di crescita nel 2009 per i 16 Paesi che compongono l’Eurozona, portandola a -4,6% contro -2,7% previsto in marzo, ma ha riveduto solo marginalmente al ribasso quella per il 2010 (da zero a -0,3%). Praticamente invariate le proiezioni sull’inflazione che dovrebbe fermarsi allo 0,3% quest’anno e all’1% nel 2010, comunque ben lontana dall’obiettivo della Bce che e’ di un tasso annuo inferiore, ma vicino al 2%. Con la nuova stima sull’andamento del pil di Eurolandia quest’anno, i tecnici della Bce (coadiuvati dagli esperti delle Banche centrali nazionali) si sono limitati a portare le proiezioni dell’Eurotower piu’ vicine a quelle di altri grandi organismi internazionali (4,2% per l’Fmi, -4% per la Commissione Ue e -4,1% per l’Ocse). Il livello dei tassi di interesse, ha detto il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, e’ “appropriato” anche se la Banca centrale “non ha mai deciso” che l’1% sia il livello minimo. Rimane uno spiraglio per il futuro, ma e’ molto piccolo: secondo la maggior parte degli analisti, infatti, la Bce restera’ ferma fino a 2010 inoltrato, se non per tutto l’anno prossimo e anche sul fronte delle misure non-convenzionali di allentamento monetario, non sono previste altre novita’ dopo l’annuncio oggi delle modalita’ tecniche del piano di acquisto di ‘covered bond’ denominati in euro ed emessi nell’Eurozona per 60 miliardi.

“I segnali positivi dagli indicatori congiunturali anticipati – commenta Joeg Kraemer, capo-economista di Commerzbank – faranno presto passare in secondo piano il dibattito su possibili nuovi tagli dei tassi di interesse”. Fin da ora, ha sottolineato Trichet, la Bce si impegna ad attuare “una veloce ‘exit strategy” dalla liquidita’ in eccesso immessa nel sistema per contrastare la crisi finanziaria ed economica: e’ questo uno dei punti sui quali si sono trovati d’accordo Trichet e il cancelliere tedesco, Angela Merkel, in una conversazione telefonica ieri che e’ servita a dissipare qualsiasi dubbio sulle critiche espresse da Merkel sull’insufficiente indipendenza della Bce, e delle altre grandi Banche centrali, nei confronti delle richieste del mondo politico. Il Cancelliere tedesco, ha sottolineato Trichet, “ha detto di avere pieno rispetto della nostra indipendenza e di sostenere completamente tutto quello che stiamo facendo e che abbiamo fatto per contrastare una situazione cosi’ straordinaria”.

05/06/2009 | Categorie: Investimenti Firma: Vincenzo Polimeno