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Bce, tassi fermi allo 0% e fine QE: si studiano altre mosse

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Nessuna sorpresa dall’Eurotower, che promette di fare da garante della stabilità

La Bce potrebbe proseguire la sua opera di sostegno alle banche europee dopo la fine del Quantitative Easing, confermata salvo imprevisti per il mese di dicembre. È stato il presidente Mario Draghi a confermare che si “intende reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza per un prolungato periodo di tempo” dopo la fine del QE e “finché sarà necessario per mantenere condizioni di liquidità favorevoli e un ampio grado di accomodamento monetario”. I tassi restano fissi sullo 0%.

Dunque, l’obiettivo della Bce è cercare di garantire il più possibile stabilità in uno scenario agitato come quello attuale in cui “anche l’Italia, come Brexit e guerra commerciale, è fra le incertezze per lo scenario economico dell’Eurozona“. E in cui “il rialzo dello spread – ha detto ancora Draghi – sta causando un rialzo dei tassi a famiglie e imprese”.  L’Eurotower ha garantito il QE proseguirà fino a dicembre al ritmo di acquisti di 15 miliardi mensili.

Poi, da gennaio, ci sarà l’incognita futuro, anche se la Bce ha cercato di distendere gli animi lasciando i tassi d’interesse invariati. Il tasso principale resta fermo allo 0%, quello sui prestiti marginali allo 0,25% e quello sui depositi a -0,40%. La decisione è in linea con le attese del mercato. Il presidente Draghi ha voluto congedarsi lanciando messaggi all’Italia, che “deve cercare di ridurre lo spread”,  e all’Ue, perché “alla fine portare le parti a una qualche forma di accordo è questione di buon senso”.

25/10/2018 | Categorie: Economia e Dintorni Firma: Redazione