NEWS

Banche, sofferenze in calo: -50 mld nel 2018

Immagine di anteprima

Il rapporto Afo dell’Abi mostra il buono stato di salute delle banche italiane

Nel prossimo triennio le sofferenze bancarie si ridurranno di circa il 40% rispetto a fine 2017. È la previsione del rapporto Afo a cura dell’Abi. Il calo dovrebbe essere intorno ai 50 miliardi quest’anno, anche per l’attesa di ingenti cessioni di sofferenze. Tra 2019 e 2020 il volume delle cartolarizzazioni delle sofferenze dovrebbe invece ridursi, collocandosi su una media annua di 25 miliardi. La riduzione sarebbe diffusa, ma particolarmente intensa per le imprese (-46% nel triennio). Con il coefficiente di patrimonializzazione di migliore qualità (CET1) al massimo storico: 14,9% a fine 2020.

​Pur in un quadro internazionale di revisione al ribasso delle stime di crescita, l’economia italiana crescerà dell’1,3% l’anno nel triennio 2018-2020. Mentre, come detto, si rafforza il trend di riduzione dei crediti deteriorati: sofferenze in ulteriore calo di oltre il 40% tra fine 2017 e 2020 e NPL ratio che torna sui livelli pre-crisi. Più in dettaglio, nel prossimo triennio è previsto che lo stock di sofferenze, sia al lordo sia al netto delle rettifiche, si riduca di circa il 40% rispetto ai valori di fine anno scorso.

La riduzione dovrebbe essere particolarmente marcata quest’anno, anche in ragione dell’attesa di ingenti cessioni di sofferenze, stimato intorno ai 50 miliardi di euro. Nel biennio successivo il volume delle operazioni di cartolarizzazione delle sofferenze dovrebbe ridursi, collocandosi su un valore medio annuo intorno a 25 miliardi di euro. Il calo delle sofferenze risulterebbe diffuso tra tutte le categorie di debitori, ma sarebbe particolarmente intenso per le imprese, per cui si ridurrebbero del 46% nel complesso del triennio.

L’NPL ratio, pari al 14,5% al lordo delle rettifiche a fine 2017, dovrebbe continuare a scendere velocemente, raggiungendo a fine periodo valori di poco superiori al 6%. Questo miglioramento risulterebbe diffuso tra tutti i gruppi bancari e le banche indipendenti. La riduzione del rischio si accompagnerebbe a un rafforzamento della dinamica dei prestiti. Il credito a residenti, in crescita per l’1,7% nel 2017, dovrebbe aumentare ad un tasso medio annuo del 2,4% nel triennio.

La redditività bancaria dovrebbe proseguire la ripresa. La dinamica debole dei ricavi sarebbe compensata dal miglioramento dell’efficienza operativa e dalla riduzione del costo del rischio. I ricavi dovrebbero crescere nel triennio di previsione ad un tasso medio annuo dell’1,6%, mentre il totale dei costi e delle rettifiche dovrebbero ridursi rispettivamente del 2,5% e del 10% annuo. Nel triennio le banche genererebbero utili netti per circa 10 mld di euro medi annui. Il ROE si collocherebbe intorno al 5%, miglior risultato dal 2007 anche se ancora inferiore al livello medio registrato prima della crisi.

30/07/2018 | Categorie: Investimenti Firma: Luca Losito