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Banche, il segreto per migliorare prestazioni e risultati

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Secondo uno studio di McKinsey, le banche che creeranno proprie piattaforme potrebbero entrare in mercati non bancari, aumentando il Roe fino a circa il 14%

Il settore bancario globale è ritornato in salute: il recupero dalla crisi finanziaria è stato completato, gli stock di capitale sono stati reintegrati e le banche hanno tagliato i costi. Tuttavia i profitti rimangono esigui. “Per il settimo anno consecutivo, il ritorno sul capitale (return on equity – Roe) del settore è bloccato tra l’8 e il 10%”, si apprende all’interno del nuovo studio Global banking annual review 2017 di McKinsey, che analizza le performance del settore bancario a livello mondiale. Dalla survey di quest’anno, che evidenzia i trend del comparto e come le banche possono raggiungere un miglioramento sostanziale delle prestazioni, emerge infatti che il 2016 si è chiuso con un Roe pari all’8,6%, un punto percentuale in meno rispetto al 2015. Inoltre, le azioni delle banche sono scambiate a multipli bassi, il che suggerisce il permanere di una preoccupazione da parte degli investitori sulla redditività futura degli istituti.

Esistono differenze di performance in termini di regioni e linee di business, e anche tra istituti: chi ha ottenuto migliori performance lo ha fatto grazie a una strategia chiara e a un’applicazione costante sia sui core business sia sulle aree di miglioramento. C’è da sottolineare che le differenze su base regionale sono sempre meno: se nel 2010 queste contavano per il 74% delle performance, nel 2017 questo valore si è abbassato al 39%.

Con il recupero dei tassi di interesse e l’entrata in gioco di altri fattori favorevoli, il Roe del settore potrebbe raggiungere il 9,3% entro il 2025. Ma se i clienti retail e corporate passassero dalle banche tradizionali alle società digitali allo stesso tasso con cui in passato le persone hanno adottato nuove tecnologie, il Roe potrebbe scendere di circa 4 punti, fino al 5,2% entro il 2025, in assenza di azioni mitigatrici.

Le banche che non si sono ancora digitalizzate devono esplorare quanto prima i nuovi strumenti a loro disposizione e costruire le competenze di marketing digitale e analytics necessarie per competere. Se la maggior parte del settore intraprendesse questa strada, l’insieme delle banche aggiungerebbe circa 350 miliardi di dollari al proprio bilancio. Questo porterebbe a un incremento medio del Roe di circa 2,5 punti percentuali. La trasformazione digitale su larga scala è essenziale, non solo per i vantaggi economici, ma anche perché offrirà la possibilità di partecipare alla prossima fase del digital banking.

Piattaforme come Alibaba, Amazon e Tencent stanno rinnovando un settore dopo l’altro, sfumando i confini tra comparti perché vogliono offrire di tutto a tutti. Se questa economia integrata inizia a emergere anche per le banche, ci saranno delle opportunità per chi ha costruito competenze digitali e ha saputo muoversi rapidamente. Secondo la survey, infatti, le banche che avranno orchestrato con successo questa “strategia ecosistemica”, costruendo partnership e monetizzando sui dati, potrebbero portare il proprio Roe al 9%-10%, ma le banche che andranno oltre, creando le proprie piattaforme, potrebbero entrare in mercati non bancari, che aumenterebbero il loro Roe, portandolo a circa il 14%, ben al di sopra della media corrente del settore.

31/10/2017 | Categorie: Senza categoria Firma: Redazione