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Analisi dei bisogni dell’investitore

Per poter comprendere i meccanismi che guidano le scelte dei singoli individui in materia di risparmio è necessario inquadrare il tema nell’ambito dei bisogni dei singoli e delle logiche che determinano la loro soddisfazione.
I bisogni costituiscono una dinamica costante nella vita dell’uomo che lo spinge ad adoperarsi per fare progetti e ad agire, impegnando forze esterne e interne per soddisfarli.
Ogni individuo nel suo “modus agendi” è sollecitato da uno scopo ben definito cioè il raggiungimento del massimo grado possibile di soddisfazione. Ma bisogna anche dire che le soddisfazioni non sono qualcosa di realmente misurabile e le persone spesso non agiscono per un determinato soddisfacimento, ma si comportano più impulsivamente che razionalmente, seguendo emozioni o impressioni che si integrano l’uno e l’altro.
L’origine dei bisogni si trova nei desideri consci ed inconsci, spesso generici, relativi a beni, a idee, a rapporti personali, alla vita, al lavoro, al successo, a situazioni. I desideri stimolano l’individuo a saziare i propri impulsi materiali e astratti, a cambiare una situazione esistente verso uno stato di miglioramento.
Bisogna considerare che non esiste mai una sola motivazione che spinge l’individuo a prendere una determinata decisione , bensì una molteplicità di motivazioni che vanno a formare una specifica decisione.
E’ utile compiere due considerazioni preliminari: la prima è che gli individui manifestano una serie elevata di bisogni che differiscono anche in modo significativo l’uno dall’altro; la seconda, che le risorse (tanto economiche quanto fisiche e psicologiche) a disposizione per la soddisfazione di tali bisogni sono generalmente limitate.Tralasciando l’ipotesi che non sia presente nessun tentativo da parte del singolo di mediare tra scarsità di risorse e moltitudine di bisogni, e quindi considerando possibile ipotizzare un meccanismo, più o meno razionale, di allocazione delle risorse dell’individuo, il riferimento ad alcuni studi in ambito psicologico può aiutare a collocare il risparmio all’interno della più ampia categoria dei bisogni delle persone.
Abraham Ma slow , infatti, afferma che esiste un ordine sistematico nelle motivazioni che spingono gli individui ad orientare le proprie azioni; esistono quindi bisogni di ordine inferiore la cui soddisfazione è requisito fondamentale per poter passare al tentativo di ottenere appagamento per quelli superiori.
Tali motivazioni vengono ordinate sulla base della loro “prepotency”, vale a dire l’urgenza che assumono nel comportamento individuali. Nell’essere umano è sempre presente un dualismo fra il desiderio di soddisfare bisogni presenti e il desiderio di prepararsi a fronteggiare quelli futuri. La soddisfazione dei bisogni presenti è abitualmente ottenuta da ciò che si chiama l’atto dello spendere, la soddisfazione dei bisogni dall’atto di risparmiare .
Pertanto, con Maslow, è possibile ordinare, dal basso verso l’alto, i bisogni dei singoli individui:
• fisiologici (respirare, fame, bere); sono i bisogni fisiologici fondamentali per la vita dell’essere umano una volta soddisfatti smettono di essere importanti ed influenzano poco il comportamento;
• sicurezza (protezione, sicurezza, stabilità); riguardano la preservazione della struttura fisica del proprio organismo, della personalità e la padronanza del proprio destino;
• sociali (affetto, amicizia, accettazione): le persone in quanto animali sociali sentono il bisogno d’integrarsi in un gruppo, di associarsi a dei simili, di amare e di essere amato; ciò sviluppa il senso di appartenenza, l’aiuto reciproco.
•dell’ego (prestigio, successo, autostima); l’uomo vuole aver coscienza che i propri obiettivi sono alla portata delle proprie capacità, che si è rispettati ed presi in considerazione dagli altri;
• auto-gratificazione (estetica, cultura). bisogni di realizzazione, sono quei bisogni che si trovano in cima alla gerarchia. La crescita personale accresce, cercando di dare un senso alle cose e alla vita stessa, cioè di trovare la loro ragion d’essere; ciò riguarda l’aspirazione che l’uomo ha di superarsi, sublimando tutte le sue capacità ed ampliando i suo limiti;In quest’ottica, il risparmio assume un aspetto differente a seconda del livello raggiunto dal singolo nella soddisfazione dei propri bisogni; nella prima fase, ad esempio, è lecito ipotizzare valori minimi nella propensione al risparmio, in quanto tutto o buona parte del reddito disponibile viene allocato per procurarsi il necessario al proprio sostentamento: il risparmio, quando presente, è chiaramente residuale, e le sue caratteristiche in termini di propensione al rischio e di orizzonte temporale riflettono uno stile di vita condizionato da bisogni semplici e difficilmente modificabili nel tempo.
Con l’“ascesa” lungo la “piramide dei bisogni”, tuttavia, il risparmio assume differenti caratteristiche: non più semplice residuo di un reddito interamente dedicato a bisogni basilari, bensì mezzo con il quale tutelarsi di fronte a temporanee cadute di reddito o con il quale mantenere il tenore di vita raggiunto anche durante l’età del pensionamento, fino a diventare componente fondamentale del sistema di valori dell’individuo, mediante il quale si “certifica”, per sé stessi ma soprattutto per gli altri, il raggiungimento di uno status o addirittura l’adesione a nuovi, e più elevati, gruppi sociali di riferimento.
Lungo questo percorso, così come è vera l’evoluzione della sua funzione, è altrettanto logico che il risparmio modifichi le proprie caratteristiche in termini di incidenza sul reddito, orizzonte temporale, grado di differenziazione del portafoglio e di esposizione al rischio.
Un ulteriore considerazione, tuttavia, deve essere rivolta al ruolo che il risparmio ha nell’evoluzione dell’individuo lungo questa scala di bisogni; se, come è stato detto, una risultante di tale ascesa è il mutamento nella concezione e nello stile del risparmio, è anche vero che il risparmio stesso diventa determinante fondamentale che permette il passaggio ad un livello successivo di bisogni: il risparmio, quindi, diventa contemporaneamente causa ed effetto della crescita individuale.

23/01/2008 | Categorie: Finanza personale Firma: Redazione