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Alfa di Jensen

Si tratta di una misura di performance utilizzata nella valutazione dei fondi comuni di investimento. In particolare tale indicatore serve per valutare la capacità del gestore di scegliere i titoli migliori, ossia per vagliare la sua abilità di stock picking.

 Essa registra la differenza tra il rendimento medio effettivamente realizzato dal portafoglio rispetto a quello che ci si doveva attendere sulla base del suo livello di rischio sistematico (in pratica il rendimento che si otterrebbe applicando il CAPM) Essa, in altre parole, fornisce una idea della misura in cui il rendimento ottenuto non è giustificabile dall’esposizione al rischio del mercato bensì è da attribuirsi al fatto di “aver puntato” su singoli titoli sottoprezzati.
 
A seconda che l’alfa () di Jensen assuma valori maggiori, minori o pari a zero, il gestore avrà dimostrato, rispettivamente, di saper creare valore aggiunto dall’attività di selezione, di distruggere valore con tale attività o di non fare ricorso allo stock picking.

  

09/09/2013 | Categorie: Nozioni e personaggi Firma: Redazione