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Agenzie di Rating: Chi decide il Declassamento?

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LA COSA FONDAMENALE da sapere è che il rating altro non e’ che una valutazione, come un voto dato a scuola dalle maestre agli alunni. Solo che in questo caso, gli alunni sono i titoli finanziari o i soggetti economici che emettono i titoli finanziari (come ad esempio gli Stati o le aziende) e le maestre che mettono i voti sono 3 e si chiamano Standard&Poor’s, Moody’s e Fitch. 

QUESTE MAESTRE vengono menzionate quotidianamente come "le agenzie di rating". Questo processo di valutazione effettuato da queste tre societa’ "indipendenti" svolge un ruolo molto ma molto importante all’interno dei mercati finanziari. Ma per capirlo dobbiamo fare la distinzione della nostra classe (dei nostri alunni) in due gruppi: quelli che emettono i titoli finanziari (gli Stati e le imprese); quelli che sono i titoli finanziari veri e propri (quando parlo di titoli finanziari faccio riferimento per semplicita’ alle azioni e le obbligazioni). Inoltre, altra cosa importante da sapere, i voti che mettono le maestre sono standardizzati proprio come a scuola. 
 
Mentre la scuola va dalla Lettera D alla Lettera A (almeno cosi’ mi sembra di ricordare quando andavo alle medie io, dove se prendevi A avevi avuto il miglior voto, mentre se prendevi D significava che eri scarso), le agenzie di rating hanno la scala di voti che vedi nell’immagine qui in basso. 

 

COME SI PUÒ NOTARE la scaletta dei voti e’ molto simile a quella delle nostre scuole medie anche se fra le diverse maestre diverge un po’, nel senso che ogni maestra ha la sua personale scala di voti, anche se sono comunque molto simili. La scala dei valori che possono essere assegnati è comunque una scala alfabetica. Nel caso dell’agenzia Standard & Poor’s i giudizi variano da “AAA”, il giudizio che indica il massimo grado di solvibilità di una società, alla D che indica invece lo stato di una società insolvente. 
 
NEL CASO dell’agenzia Moody’s la scala di valori è leggermente diversa e prevede come rating più basso una C. Poiché in base ai giudizi delle agenzie gli investitori retail e istituzionali valutano le loro strategie di allocazione del capitale alcune distinzioni molto importanti sono da segnalare. In genere un rating che giunga fino al limite minimo della tripla B (BBB) viene considerato un investment grade, ossia un investimento relativamente sicuro sul quale possono indirizzare i propri capitali anche gli investitori istituzionali come le grandi banche d’affari. 
 
AL DI SOTTO DI QUESTA soglia un titolo acquista una rischiosità troppo elevata e perciò in genere le obbligazioni con un rating inferiore a BBB vengono chiamate speculative. Bisogna infatti osservare che tanto maggiore è il rischio che un investitore corre nell’acquistare un’obbligazione, tanto maggiore è il tasso d’interesse che questa paga. Per questo motivo i titoli più rischiosi sono anche i più redditizi. Un’altra classifica tipicamente utilizzata dalle agenzie di rating prevede una divisione delle analisi su una arco temporale di breve, medio o lungo termine con una scansione che può andare da un periodo della durata di un mese a un periodo lungo anni. 
 
AVVIENE SPESSO che un’agenzia emetta due rating diversi su diversi periodi e che per esempio classifichi il debito di una società sul breve termine e sul lungo termine. Indicazioni importanti della gestione di una società possono derivare proprio dall’analisi della sua capacità di fare fronte sia alle esposizioni sul breve periodo o sia a quelle necessità intimamente collegate alla gestione ordinaria delle sue attività. Bene, si capisce cosa e’ il ratiing e quali sono i voti che possono essere assegnati agli enti economici (Stati, imprese) o ai titoli finanziari che gli enti economici emettono (azioni, obbligazioni). 
 
ORA ESSENDO più tecnici e volendo dare una definizione economica e finanziaria, il rating è un giudizio che viene espresso da un soggetto esterno e indipendente, l’agenzia di rating, sulle capacità di una società di pagare o meno i propri debiti.  L’agenzia di rating valuta la solvibilità di un soggetto emittente obbligazioni; in altri termini attribuisce un giudizio circa la capacità della stessa di generare le risorse necessarie a far fronte agli impegni presi nei confronti dei creditori. Tale giudizio è sottoposto a revisione periodica. Il rating di credito emesso sul debito di una società è però soltanto un tipo specifico di rating. 
 
VI SONO RATING di credito internazionale che valutano i rischi, e quindi le spese, di un investitore che voglia trasferire nella valuta della propria nazione i titoli espressi nella valuta di un altro stato. Vi sono poi i rating sul debito delle nazioni. Essendo gli stati i maggiori debitori in assoluto, le agenzie di rating valutano e classificano i titoli del loro debito in base alla capacità che gli stessi stati dimostrano di fronteggiarli. Per emettere il giudizio sulla qualità del debito di una società l’agenzia di rating avvia una procedura che prevede l’analisi delle caratteristiche economico-finanziarie della società in questione. 
 
VIENE QUINDI ANALIZZATO il bilancio in tutte le sue componenti e vengono analizzati parametri come la redditività dell’azienda, la sua capacità di produrre risorse e reddito, la remunerazione del capitale, i flussi di cassa, i rapporti fra i mezzi propri e il debito e così via. Oltre ai fattori quantitativi gli analisti di una società di rating devono cercare di valutare fattori qualitativi come l’affidabilità e le capacità del management dell’azienda e la credibilità dei progetti e degli obiettivi che la società sotto esame si è imposta. 
 
IN GENERE PER GARANTIRE il corretto svolgimento di questa serie di analisi la società sotto esame si impegna a fornire tutte le informazioni e la documentazione necessarie alla stessa agenzia di rating compilando un questionario elaborato dall’agenzia di rating sulla base delle prime informazioni ottenute. 
 
PER AVVIARE UNA CORRETTA analisi delle attività, e dell’affidabilità, di una società è inoltre necessario che l’agenzia di rating consulti la “Centrale dei rischi” e monitori tutti i movimenti di denaro e le attività dell’azienda in oggetto. In una seconda fase gli analisti si recano in azienda per incontrare la dirigenza e valutare il suo operato: dopo aver incontrato i vertici aziendali gli analisti, completate le ultime procedure di controllo sui dati ottenuti, sottopongono una raccomandazione ad un comitato di credito, composto da specialisti di settore, dal direttore generale e dagli esperti del credito dell’agenzia. Il processo di attribuzione del rating dura solitamente 90 giorni ma i tempi possono essere accelerati per far fronte a particolari scadenze o altre esigenze
 

  

14/03/2013 | Categorie: Finanza personale Firma: Redazione