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Ad di aziende quotate: zero
under 40, una sola donna

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Una ricerca svela dei trend poco incoraggianti

I giovani restano indietro

L’Italia, per i giovani, resta un tabù. Nei board delle aziende quotate l’età continua a salire, anziché scendere. A confermarlo è una ricerca effettuata dalla Luiss Business School, che ha preso come campione le prime 40 società presenti nel Ftse Mib dal 2003, anno di nascita dell’indice, a oggi.

I board invecchiano

Il dato sui giovani emerso dal report è chiaro. A distanza di oltre 16 anni l’età media dei presidenti è passata da 60,6 a 62,5 anni, quasi 2 anni in più, mentre quella degli amministratori delegati è salita da 52,6 a 56,3 anni in media, quasi 4 anni in più. Non migliora neanche la parità di genere tra i Ceo: nel 2003 non c’era nessuna donna alla guida di una società del Ftse Mib, oggi ce n’è una sola, Micaela Le Divelec Lemmi, 51 anni, ad di Salvatore Ferragamo. 

Il trend internazionale

L’unica “consolazione” arriva dall’estero. L’innalzamento dell’età media dei vertici aziendali pare sia un trend internazionale. Secondo lo studio «Global Route to the Top 2019» per i Ceo indica un’età media di 56 anni (la ricerca, pubblicata a gennaio, considera i dati di 906 società quotate nei 16 principali Paesi avanzati del mondo).

23/04/2020 | Categorie: Economia e Dintorni Firma: Luca Losito